Sei persone sono state accusate di insider trading, tra loro manager di IBM e di Intel: avrebbero guadagnato oltre 25 milioni di dollari tra gennaio e luglio passando informazioni sulle azioni di aziende high tech tra cui Google e Polycom. Lo schema dietro l’insider trading è stato portato alla luce dalle indagine della Securities and Exchange Commission (SEC).
Nel gruppo ci sono Raj Rajaratnam di Galleon Group, secondo il Magazine Forbes 236esimo uomo più ricco del monto, Rajiv Goel di Intel e Robert W. Moffat Jr, vicepresidente di IBM. I sei si sono dichiarati non colpevoli.
Secondo la SEC, Rajaratnam avrebbe ricevuto informazioni sulle strategie di investimento di Intel e altre compagnie. Il gruppo avrebbe inoltre sfruttato le conoscenze comuni per vendere le azioni di Google prima dei risultati finanziari ottenendo un immediato profitto di 8 milioni di dollari.
Nessun dipendente di Mountain View sembra coinvolto : sarebbe stato un impiegato della società Market Street Partners che collabora con Google a passare ad un impiegato del Gruppo Galleon (ora testimone dalla parte dell’FBI) le anticipazioni su una trimestrale al di sotto delle prospettive di Wall Street.
Il caso IBM si riferisce a scambi avvenuti a gennaio, giorni in cui nonostante la crisi economica e poco prima delle comunicazioni sulla quarta trimestrale 2008 di Big Blue, l’ hedge fund trader Danielle Chiesi acquistava azioni IBM: secondo l’accusa, che ha intercettato alcune conversazioni della Chiesi, avrebbe ricevuto informazioni da Moffat che le anticipava i buoni risultati del periodo fiscale appena concluso.
Intanto le azioni IBM hanno perso il 5 per cento, anche se il calo deve essere attribuito anche ai risultati della terza trimestrale che ha registrato profitti lievemente inferiori alle aspettative degli osservatori.
Claudio Tamburrino