Il caso in questione vede contrapposto il venditore eBay Timothyy Vernor, che offre copie autentiche di AutoCAD , e il produttore del software in questione, Autodesk, che ritiene che i suoi prodotti siano concessi solamente “in licenza”. Una condizione che escluderebbe la cosiddetta dottrina del first sale , e teoricamente qualsiasi altro diritto del compratore, qualora questo diritto venisse specificatamente circoscritto nelle clausole di contratto .
L’ultima decisione della corte di Seattle, tuttavia, aveva dato torto a Autodesk, riaffermando la dottrina del first sale e distinguendo tra “licenza che trasferisce proprietà” (simile a una vendita) e “mera licenza” (più simile ad un affitto), riconoscendo in virtù dell’analisi delle condizioni contrattuali poste dal produttore quella che più si avvicinava alla vendita. Erano così stati riaffermati i diritti di Vernor.
La dottrina del first sale, su cui si basa tutto il mercato di seconda mano, permette all’acquirente di regalare o vendere un prodotto protetto da proprietà intellettuale (purché sia stato legalmente ottenuto) senza poterne fare però copie aggiuntive.
Autodesk ha fatto appello e nel nuovo procedimento è intervenuta anche EFF a supporto di Vernor, così come hanno già fatto eBay e una coalizione di consumatori e librai: in gioco, d’altronde, c’è il principio su cui si basano videonoleggi, biblioteche, negozi di libri usati, le aste online e il semplice scambio di DVD e libri fra singoli cittadini.
Claudio Tamburrino