In principio era Google TV , alba di un nuovo corso, dove la televisione via Internet potrebbe rappresentare il video-cibo quotidiano per ogni netizen. Alleanze erano state svelate , tra BigG, Intel e Sony. E il redditizio profumo di un mercato, quello della televisione connessa , ha iniziato a far smuovere le acque.
Ora quelle di Sonic Solutions, l’azienda di Novato, California, che da tempo alimenta l’ecosistema dei media digitali con una serie di applicazioni e servizi da Hollywood al salotto di casa. Sono 323 i milioni di dollari che verranno versati dalla società a stelle e strisce per l’acquisizione di DivX Inc., l’azienda di San Diego legata all’omonimo formato di compressione video.
Una stretta di mano , in vista di una fusione che dovrebbe concretizzarsi entro la fine del prossimo settembre, dopo il sì dei rispettivi azionisti e il lasciapassare delle autorità antitrust. Come annunciato, le stesse azioni di DivX Inc. verranno valutate quasi 10 dollari l’una , una cifra che sovrastimerebbe – secondo alcuni analisti di mercato – il reale valore del produttore di codec video statunitense.
Al di là dei numeri, si tratta di un accordo che garantirebbe a Sonic Solutions la possibilità di sfruttare una tecnologia implementata in più di 300 milioni di device . Infatti, stando ad un comunicato stampa congiunto , il codec di DivX Inc. sarebbe attualmente presente su 8500 modelli differenti di TV, DVD e Blu-Ray player, oltre che su circa 80 dispositivi mobile .
Una platea succulenta, per Sonic Solutions e per l’industria hollywoodiana. Sempre secondo il comunicato stampa, “le tecnologie di DivX Inc. daranno a Sonic Solutions possibilità più estese nella distribuzione di video su Internet, compresi gli strumenti dominanti per la preparazione di contenuti in the cloud , il video playback e i sistemi di DRM approvati da Hollywood”.
“Quest’unione tra Sonic e DivX permetterà la più importante fornitura di piattaforme, strumenti e tecnologie in vista della distribuzione di intrattenimento video di tipo premium, praticamente verso ogni tipologia di dispositivo legato all’elettronica di consumo – ha spiegato Dave Habiger, presidente e CEO di Sonic Solutions – Le tecnologie di DivX, e la loro implementazione nelle aree CE e mobile , ci daranno la possibilità di espandere l’attuale piattaforma premium RoxioNow”.
In sostanza, la tecnologia di compressione video sviluppata dalla società di San Diego – quell’ MPEG 4 part 2 che i canali P2P conoscono bene perché facilita la conversione dei DVD – passerà nelle mani di chi già detiene la piattaforma applicativa Roxio. Che farà come da centro di gravità per le stesse major del cinema, che sembrano aver dunque scelto DivX come codec preferito, in particolare per la sicurezza dei suoi sistemi DRM.
Mauro Vecchio