A poche ore dall’annuale appuntamento con il Consumer Electronics Show di Las Vegas, Forrester Research ha stilato una nuova ricerca che riguarda la crescita dei tablet: il numero dei pezzi venduti nel mercato nordamericano crescerà dai 10,3 milioni dello scorso anno a 24,1 milioni nel 2011, per poi rallentare un po’ e raggiungere il picco finale con una crescita di 44 milioni di unità annue vendute entro il 2015.
Secondo tali previsioni, contemporaneamente all’aumento dei dispositivi presenti sul mercato aumenterà anche il numero degli utenti: entro il 2015 circa un americano su tre sarà in possesso di un tablet PC, ovvero circa 82 milioni di cittadini statunitensi .
Uno dei motivi della crescita del mercato dei tablet sarebbe legato al loro crescente utilizzo nel campo dell’istruzione. Le scuole, infatti, starebbero cominciando a guardare a iPad e affini come strumento di insegnamento in tutti gli istituti della nazione.
La ricerca riporta, inoltre , che nel 2015 le vendite dei tablet si dovrebbero arrestare intorno al 23 per cento del totale del settore, superando le vendite dei dektop stimate al 18 per cento e quelle dei netbook intorno al 17 per cento, mentre le vendite dei portatili dovrebbero essere, sempre negli Stati Uniti, intorno al 42 per cento. “In tali vendite – ha spiegato l’analista Forrester, Sarah Rotman Epps – la posizione dominante sarà mantenuta da iPad, e nonostante molti potenziali concorrenti, che saranno presenti al CES, vediamo Apple comandare nel mercato dei tablet fino al 2011″.
Sarà, dunque, l’azienda della Mela ad accaparrarsi quasi l’intero 23 per cento di vendite dei tablet profetizzato dalla società di ricerca americana, oppure qualche altra azienda riuscirà a competere con il touch screen della Apple? Questo come altri aspetti della ricerca, come ad esempio la questione su quale sistema operativo verrà utilizzato, o ancora quali le dimensioni dello schermo preferite dai consumatori nei tablet, non sono stati vagliati o, perlomeno, chiariti dalla ricerca. Non ci sarebbe da stupirsi, dunque, se le previsioni annunciate da Forrester Research cambieranno nei prossimi mesi.
Raffaella Gargiulo