Port Washington (USA) – Sul mercato statunitense il duello tra Xbox 360 e PlayStation 3 è più serrato che mai. Se all’inizio dell’anno PS3 era riuscita , anche grazie ad una massiccia campagna promozionale di Sony , a superare le vendite della console Microsoft , lo scorso mese la situazione si è nuovamente ribaltata: ora Xbox 360 è tornata, seppure di poco, davanti alla sua più diretta avversaria .
Davanti a tutti c’è sempre Wii , che continua a macinare vendite con ritmi impensabili per le avversarie, in questo aiutata anche da titoli di successo come il recente Super Smash Bros. Brawl . Secondo i dati pubblicati dalla società di analisi NPD Group , a marzo Wii ha venduto 720mila unità contro le 262mila di Xbox 360 e le 257mila di PS3 . Come si può osservare, le vendite della console di Nintendo superano nettamente quelle delle rivali messe insieme.
Zitta zitta, la sempreverde PlayStation 2 , che quest’anno compie 8 anni, continua a vendere oltre 200mila unità al mese, un risultato non troppo lontano da quello della sorella maggiore.
Cifre record anche per l’altra console di casa Nintendo, la piccola DS, che a marzo ha raggiunto quota 698mila unità vendute : più del doppio rispetto alle 297mila unità della PSP di Sony.
La classifica dei cinque giochi più venduti sul mercato console vede al primo posto il già citato Super Smash Bros. Brawl , al secondo e al terzo posto Tom Clancy’s Rainbow Six: Vegas 2 e Army Of Two per Xbox 360, e a seguire Wii Play , God Of War: Chains Of Olympus e Crisis Core: Final Fantasy VII , entrambi per PSP.
Nonostante l’economia americana (e non solo quella) stia attraversando uno dei suoi momenti più difficili, NPD afferma che lo scorso mese il settore videogiochi (hardware, software e accessori) è cresciuto del 57% , raggiungendo un fatturato di 1,7 miliardi di dollari. NPG ha interpretato questa inaspettata crescita sostenendo che i consumatori americani hanno modificato le proprie preferenze di spesa , dando maggiore peso ai videogiochi: questo, secondo gli analisti, sarebbe avvenuto a scapito di prodotti come CD e DVD.
Parte di questa crescita, secondo alcuni osservatori, sarebbe merito di Nintendo, che con le sue console da gioco di ultima generazione è riuscita ad estendere la tipica fascia d’età dei videogamer : ora sono molti di più coloro che, passati i 40 anni, acquistano i videogiochi per interesse personale, oltreché come regalo per figli e nipoti.
A trainare i consumi rimane tuttavia la fascia tra i 25 e i 34 anni , ossia quella dei giovani che in buona parte godono di una fonte di reddito autonoma: questa fascia ha inciso sulla crescita del consumo di videogiochi e affini per il 63,4%, una percentuale che si riduce al 42% per i ragazzi tra i 18 e 24 anni e al 37,2% le persone con età superiore ai 34 anni.
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