New York (USA) – C’è tutto lo stato maggiore degli studios hollywoodiani alla presentazione di una proposta di legge pensata per colpire chi condivide su internet brani di film o di altre opere prima ancora che queste siano lanciate nel mercato dai produttori e dai distributori.
L’ Artists’ Rights and Theft Prevention Act , così è chiamata la proposta, prende di mira specificamente chi utilizza le piattaforme di peer-to-peer, piattaforme sulle quali, come noto, sono spesso disponibili non solo album musicali che ancora devono essere lanciati ma anche interi lungometraggi. Talvolta si tratta di versioni parziali, di cattiva qualità, talvolta invece sono opere complete e di buona qualità, realizzate da qualcuno nella fase di produzione o registrate segretamente durante le anteprime delle stesse.
La legge non prende di mira soltanto chi effettivamente compie queste registrazioni, reato per il quale già ci sono normative ad hoc, ma tutti gli americani nelle cui cartelline di condivisione dei file si trovassero opere che devono ancora raggiungere il mercato. Colpevoli saranno considerati anche i gestori di siti web o aree download nelle quali si troverà il materiale protetto. Per tutti loro, oltre ai tre anni di carcere , sono possibili multe fino a 250mila dollari .
All’evento con cui ieri è stata presentata la proposta di legge erano presenti non solo i due deputati che l’hanno presentata, John Cornyn e Dianne Fienstein, ma anche il presidente dell’associazione degli studios MPAA Jack Valenti, il chairman dell’associazione dei discografici RIAA , Mitch Bainwol nonché la celebre attrice Bo Derek (vedi foto).
Nel corso dell’evento sono stati citati i casi più clamorosi di pre-release abusive , casi che hanno coinvolto alcuni dei titoli più celebri della stagione cinematografica, da “Hulk” a “Tomb Raider” passando per l’ultimo episodio di “Star Wars”.
La legge prevede che le pene a tre anni di carcere e 250mila dollari di multa non siano applicabili se l’opera piratata sia già stata lanciata sul mercato.