È intervenuto al Congresso statunitense sulla pressione di numerose tech company , da Google alla canadese BlackBerry. Il senatore democratico Charles Schumer ha presentato una proposta di riforma del testo legislativo noto come America Invents Act (AIA), che permetterebbe all’Ufficio dei brevetti e dei marchi registrati (USPTO) di rivedere, ed eventualmente invalidare, quelle sfide legali lanciate dai cosiddetti patent troll .
La nuova crociata punta alla limitazione di quelle denunce di violazione brevettuale inoltrate da società o gruppi privati che, come sottolineato dallo stesso senatore Schumer, vengono spesso incarnati da entità commerciali che non producono o vendono alcun prodotto specifico, limitandosi a guadagnare con i diritti di proprietà intellettuale .
“I troll dei brevetti agiscono come dei bulli contro le società tecnologiche, ostacolando l’innovazione e minacciando la crescita – ha spiegato il senatore di New York – Questa nuova proposta legislativa garantirà alle piccole startup l’opportunità di rispondere in maniera adeguata alle loro richieste, con un risparmio di miliardi di dollari nelle spese abitualmente sostenute in ambito processuale”.
In un recente documento presentato da Google ai vertici del Department of Justice (DoJ) e della Federal Trade Commission (FTC) si denuncia come l’abuso dei brevetti da parte dei patent troll è costato alle aziende high-tech un totale di 30 miliardi di dollari nel solo anno 2011 . Considerando tutti i costi – diretti e indiretti – aziende come BlackBerry e Red Hat perderebbero una cifra vicina agli 80 miliardi di dollari ogni anno.
Nella proposta avanzata dal senatore Schumer, saranno i vertici dell’USPTO a dirimere quelle controversie lanciate contro le tech-company, in modo da limitare i casi di dibattimento in aula e dunque quelle ingenti spese processuali che potrebbero risultare schiaccianti per una giovane azienda in rampa di lancio . Verrebbe così a snellirsi l’intero meccanismo burocratico per i casi legati ai brevetti.
Mauro Vecchio