Negli Stati Uniti anche gli operatori di droni dovranno presto ottenere una patente ad hoc e dovranno rassegnarsi a utilizzare i propri velivoli sono in determinate fasce orarie.
Le autorità a stelle e strisce dovrebbero infatti approvare entro la fine dell’anno uno strumento normativo per regolamentare l’uso dei droni, sempre più diffusi a livello commerciale: una novità peraltro attesa da anni perché le attuali regole FAA ne regolamentano l’uso solo per quanto riguarda il tempo libero.
Nel frattempo, gli sviluppi del settore sono stati notevoli, come dimostrano per esempio i progetti di consegna via droni di DHL o di Amazon , o i robot per la connessione di Facebook, tra i lobbisti a premere per la nuova regolamentazione: per questo è stata forte la spinta ad una normativa che agisse con chiarezza sul settore .
Coloro che fossero interessati a vederne liberalizzati gli impieghi, tuttavia, sembrano destinati ad essere delusi perché l’approccio del legislatore statunitensi appare restrittivo.
Washington – d’altra parte – ha avuto modo di osservare quanto prodotto dalla giurisprudenza che si è ritrovata già ad affrontare i problemi legati alla circolazione dei nuovi dispositivi nei cieli, nonché il dibattito apertosi anche in Europa .
In generale il regolamento statunitense di prossima adozione dovrebbe partire dalla volontà di permettere la circolazione aerea dei droni per fini commerciali, prevedendo tuttavia precise restrizioni orarie, e dovrebbe inoltre classificare i droni in base al loro peso, con restrizioni crescenti in proporzione con le loro dimensioni.
Gli operatori dei droni dovrebbero poi ottenere una patente specifica ed il volo costretto sotto i 400 piedi e limitato alle ore diurne.
Claudio Tamburrino