USA vs Cina, salgono i prezzi degli smartphone?

USA vs Cina, salgono i prezzi degli smartphone?

La guerra geopolitica tra Stati Uniti e Cina rischia di costringere Apple ad alzare il prezzo degli iPhone o assorbire i costi extra in produzione.
USA vs Cina, salgono i prezzi degli smartphone?
La guerra geopolitica tra Stati Uniti e Cina rischia di costringere Apple ad alzare il prezzo degli iPhone o assorbire i costi extra in produzione.

Le frizioni in atto tra Cina e Stati Uniti, incentrate sui dazi che i due paesi rischiano reciprocamente di imporre sui rispettivi prodotti, potrebbero portare ad un innalzamento del prezzo degli smartphone. La stima firmata da JP Morgan giunge a distanza di poche ore dalla caduta in borsa di Apple, che ha lasciato sul tavolo il 5% del proprio valore a seguito delle voci provenienti da Washington circa la volontà di Trump di tenere un atteggiamento intransigente nei confronti del paese orientale.

Secondo gli analisti, nel caso in cui le estreme conseguenze della guerra commerciale dovessero andare a segno – trasformando in realtà i dazi che finora Trump ha minacciato nei confronti della controparte – Apple dovrebbe aumentare di almeno il 14% i prezzi degli iPhone per poter compensare per intero i costi aggiuntivi previsti in fase di produzione. Più probabilmente, spiega JP Morgan, Apple andrebbe ad assorbire l’extra-costo senza scaricarlo sugli utenti, abbassando notevolmente gli ampi profitti fin qui garantiti dai propri device, ma senza dover spostare ulteriormente verso l’alto l’asticella del prezzo.

L’unica alternativa per Apple è spostare la produzione dei device in territorio USA: tale prospettiva non solo sarebbe complessa in virtù di una intera catena di assemblaggio da ricreare, ma anche in funzione del fatto che i costi sarebbero per Apple più alti del 20% almeno. Insomma, l’ipotesi dell’autarchia produttiva appare poco credibile, benché probabilmente la preferita di Donald Trump. E sebbene le analisi convergano su Apple (leader nella fascia alta di mercato), la proiezione non può che estendersi all’intero comparto smartphone con varie sfumature legate ancora una volta agli equilibri geopolitici che coinvolgono i paesi dei maggiori produttori (USA, Corea, Cina, India).

La situazione geopolitica rischia insomma di pesare non poco sugli equilibri del mercato smartphone degli anni a venire e Donald Trump non potrà non tenere in considerazione tali aspetti durante il braccio di ferro con la Cina: i maggiori problemi Apple degli ultimi mesi provengono infatti proprio dalla Casa Bianca, ove hanno origini le tensioni con l’oriente che Cupertino sta cercando di assorbire in ogni modo. Oggi il titolo in borsa rimane stazionario, in attesa di aggiornamenti dalla Sala Ovale.

Fonte: CNBC
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Pubblicato il
14 mag 2019
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