Stando a indiscrezioni, le preoccupazioni espresse da Mozilla (e controfirmate da Google) sull’impossibilità di far girare browser “alternativi” in modalità desktop su Windows RT (ARM) diverranno presto preoccupazioni della politica statunitense.
La soffiata arriva da un collaboratore del senatore Herb Kohl (democratico di Washington), presidente del sottocomitato antitrust della camera alta di Capitol Hill, secondo le cui rivelazioni il comitato avvierà presto una indagine sulla faccenda.
Motivo del contendere è l’accessibilità alle API cruciali per lo sviluppo di browser in modalità desktop su ARM, una versione specifica della tecnologia Win32 convertita da Microsoft sulla nuova architettura. Inibire l’accesso a tali interfacce di programmazione, aveva avvertito Mozilla, è proprio quel tipo di comportamento anti-competitivo per cui Microsoft è già stata duramente colpita in passato.
In attesa di verificare la validità delle indiscrezioni sul potenziale nuovo caso antitrust che potrebbe abbattersi su Microsoft, c’è chi tende a descrivere la piattaforma ARM come una dura prova di mercato per il possibile successo di Windows RT: il CEO di Intel Paul Otellini dice che Windows 8 su ARM non potrà avere il vantaggio del supporto garantito a software e dispositivi preesistenti, ragion per cui l’OS non potrà che essere molto meno popolare.
Alfonso Maruccia