Santa Clara (USA) – In risposta a chi nelle scorse settimane l’ aveva accusata di voler tenere per sé alcune porzioni dell’imminente tecnologia USB 3.0, ed impedire così alle proprie avversarie di sviluppare chipset compatibili, Intel ha annunciato che pubblicherà la specifica integrale del proprio host controller USB 3.0 sotto una licenza libera da royalty.
“La specifica sarà completamente gratis e a disposizione di tutti”, ha spiegato Nick Knupffer, portavoce di Intel, in questo post . Knupffer ha poi chiarito che la specifica dell’host controller non coincide, come erroneamente assunto da varie fonti, con quella di USB 3.0: quest’ultima è stata infatti sviluppata da un ampio consorzio di aziende, l’ USB 3.0 Promoter Group , e la prima ne è soltanto un’implementazione . Implementazione per sviluppare la quale Intel afferma di aver speso ” gazillioni di dollari e bazillioni di ore-uomo”.
“L’industria è desiderosa di ottenere questa guida (la specifica dell’host controller, n.d.r.), perché gli consente di sviluppare circuiti compatibili con USB 3.0 senza doversi accollare i massicci investimenti sostenuti da Intel”, ha commentato Knupffer.
Il portavoce del chipmaker ha poi spiegato che se Intel si è finora rifiutata di fornire la propria specifica agli altri produttori è soltanto perché questa non è ancora pronta : renderla pubblica anzitempo, sostiene Knupffer, rischia di incoraggiare lo sviluppo di prodotti incompatibili . La situazione dipinta da Intel è stata già sperimentata dal mercato con lo standard 802.11n, ma tra i produttori di hardware c’è chi ritiene che i problemi di compatibilità non siano l’unica ragione di tanta premura: secondo AMD e Nvidia, Intel starebbe soltanto cercando di garantirsi un certo vantaggio sulla concorrenza, come la possibilità di lanciare un chipset USB 3.0 prima di tutti gli altri.
Nonostante l’annuncio di Intel è dunque ancora presto per dire se AMD e Nvidia recederanno dal proposito, espresso negli scorsi giorni, di lavorare su di una specifica alternativa . Una specifica che, pur basandosi sulla tecnologia sviluppata in seno all’USB 3.0 Promoter Group, potrebbe rivelarsi del tutto o parzialmente incompatibile con quella di Intel.
Il gigante dei chip ha promesso di aprire la specifica del proprio host controller nella seconda metà dell’anno, ma è meglio non farsi illusioni: l’ ingresso sul mercato dei primi dispositivi USB 3.0 rimane infatti previsto per il 2010 .
Come si è appreso all’Intel Developer Forum dello scorso settembre, USB 3.0 dovrebbe decuplicare l’attuale ampiezza di banda di USB 2.0 , portandola a 4,8 Gbps (circa 600 MB/s). Questo cospicuo incremento di performance lo si deve all’utilizzo della fibra ottica, che si affiancherà ai tradizionali fili in rame contenuti negli odierni cavi USB.