Dieci anni da trascorrere dietro le sbarre, altri tre di supervisione al termine del periodo di detenzione e una multa dall’ammontare fino a 250.000 dollari. È quanto rischia Vishwanath Akuthota, 27enne di origini indiane, ex studente del College of Saint Rose di Albany (New York), per aver utilizzato un dispositivo USB Killer causando la distruzione di apparecchiature informatiche per un danno stimato complessivamente in oltre 58.000 dollari. A renderlo noto un comunicato firmato al termine dell’indagine da FBI, Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e polizia locale.
USB Killer frigge 66 PC per 58.000 dollari
Il fatto è avvenuto circa due mesi fa e l’arresto, attuato nella Carolina del Nord, risale al 22 febbraio, pochi giorni dopo. Con il suo folle gesto, Akuthota ha reso inutilizzabili un totale pari a 66 computer distribuiti in tutto il campus. Stando alla fonte, durante l’azione si sarebbe filmato per poi distribuire il video in cui afferma “I’m going to kill this guy” (tradotto “Sto per uccidere questo ragazzo”). Una prova ritenuta più che sufficiente dalle forze dell’ordine per far scattare le manette. Il responsabile, riconosciute le proprie colpe, ha accettato di rimborsare all’istituto la cifra necessaria per rimpiazzare i PC ormai fuori uso. Sconosciuto il movente.
La clip qui sopra mostra il funzionamento di un USB Killer, dispositivo che chiunque può acquistare facilmente (forse troppo facilmente) online per poche decine di euro. Sconsigliamo vivamente di farlo: il suo aspetto è del tutto simile a quello di una normale pendrive e, chissà, potreste dimenticarvi della sua natura malevola utilizzandolo con l’intento di salvare contenuti o documenti. Non appena inserito nello slot trasmette una scarica (fino a 220 V) danneggiando le componenti hardware. La miglior tecnica per mettersi al sicuro da una minaccia di questo tipo è la prudenza: evitare di connettere al proprio computer device di cui non si conoscono natura e provenienza.