Botta e risposta: se Santa Clara porta il suo protocollo Thunderbolt a 20 gigabit, il consorzio fa arrivare USB 3.0 a 10 . Quanto basta per tenere più viva che mai la battaglia per la conquista della connessione delle periferiche ai PC. Thunderbolt contro USB è la riedizione di quanto già successo con Firewire contro USB: in quest’ultimo caso l’Universal Serial Bus era uscito vincitore, questa volta è ancora presto per sapere chi otterrà lo scettro di questa generazione.
Durante l’Intel Developer Forum di Pechino, ad ogni modo, l’ USB Implementers Forum ha fatto sapere di aver in dirittura d’arrivo una nuova specifica per il protocollo in versione 3.0: la sua versione definitiva dovrebbe essere approvata entro giugno, e la disponibilità effettiva per i consumatori viene stimata per il 2014. Servirà qualche mese per passare dalla carta al silicio, e dal silicio alle schede madri: il risultato sarà però un aumento significativo della banda passante (raddoppiata da 5 a 10Gbps) e un aumento sostanziale dell’energia erogabile attraverso il cavo (fino a 100W).
Quanto effettivamente queste caratteristiche siano utili ai consumatori non è dato saperlo, al momento: di periferiche USB 3.0, per lo più hard disk (in totale le periferiche ufficialmente certificate sono 850 circa), se ne vedono in giro (anche grazie alla retrocompatibilità), mentre le equivalenti Thunderbolt sono più rare e più costose. Il grosso dei dispositivi in commercio tuttavia, su tutti la maggioranza delle fotocamere e degli smartphone, continua ad appoggiarsi al più collaudato e lento USB 2.0: occorreranno probabilmente anni per vedere una massiccia migrazione sul nuovo protocollo, che probabilmente coesisterà col vecchio. Una prospettiva che pone più di qualche perplessità sulla possibilità di Thunderbolt di riuscire realmente a scalfire la rendita di posizione di USB nel settore. ( L.A. )