Vacanze estive: pericoli per sicurezza e privacy

Vacanze estive: pericoli per sicurezza e privacy

Polizia Postale e Garante della privacy forniscono alcuni utili consigli per evitare i pericoli per sicurezza e privacy durante le vacanze estive.
Vacanze estive: pericoli per sicurezza e privacy
Polizia Postale e Garante della privacy forniscono alcuni utili consigli per evitare i pericoli per sicurezza e privacy durante le vacanze estive.

Le attese vacanze estive possono diventare un incubo se non si presta attenzione ad alcuni comportamenti solo apparentemente privi di conseguenze. La Polizia Postale ha ricordato che ladri e cybercriminali non vanno in ferie, quindi è necessario seguire regole minime per evitare i pericoli. Altri consigli sono stati elencati dal Garante per la protezione dei dati personali.

Suggerimenti per sicurezza e privacy

Sia Polizia Postale che Garante della privacy consigliano di non comunicare sui social media che si è partiti per le vacanze. Questa informazione, se condivisa pubblicamente (quindi senza limitare la visibilità), potrebbe essere sfruttata dai ladri per entrare facilmente nell’abitazione.

Il Garante consiglia anche di disattivare la geolocalizzazione nelle opzioni delle app. Ovviamente non devono essere pubblicate informazioni molto personali, come l’indirizzo di residenza o le foto dell’appartamento, nelle quali si vedono la posizione delle videocamere di sorveglianza o degli oggetti di valore.

Il Garante suggerisce inoltre di non pubblicare online le foto dei minori (al massimo è possibile nascondere il volto) e delle persone senza il loro consenso. Gli utenti devono scaricare le app solo dagli store ufficiali (questo consiglio vale sempre) e prestare attenzione alle reti WiFi aperte, evitando di accedere alle email di lavoro o al conto corrente online.

La Polizia Postale fornisce infine un consiglio alle aziende che sostituiscono i dipendenti durante il periodo estivo. Il personale deve essere informato sulle pratiche di sicurezza per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori. Tramite tecniche di ingegneria sociale e BEC (Business Email Compromise), i cybercriminali inviano richieste di pagamento che sembrano provenire da un dirigente.

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Pubblicato il
12 ago 2024
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