Si sta parlando molto e si parlerà sempre più di vaccini per COVID-19. Garantire l’accesso a informazioni affidabili e non alterate sul tema è di fondamentale importanza: lo è stato per la malattia (la parola più cercata del 2020 è proprio “coronavirus”) e lo sarà anche per la cura. Google ha intenzione di fare la propria parte e non potrebbe essere altrimenti considerando come il motore di ricerca sia ormai un punto di riferimento per interfacciarsi con le risorse del mondo online.
Google per un’informazione di qualità sui vaccini
La prima iniziativa parte dal Regno Unito e arriverà poi progressivamente a interessare gli altri territori. Si tratta di una funzionalità inedita integrata nel motore di ricerca che, in seguito a una query sull’argomento, mostrerà nella pagina dei risultati l’elenco dei vaccini autorizzati nel paese in cui ci si trova oltre a box che rimandano ad approfondimenti su ogni singolo farmaco. A fornire i dati le autorità pubbliche che si occupano di sanità e salute.
Con l’obiettivo di sostenere il giornalismo e la lotta alla disinformazione vengono poi stanziati 1,5 milioni di euro (in aggiunta ai 6,5 milioni a disposizione da aprile) per la creazione del COVID-19 Vaccine Media Hub e per supportare le iniziative di fact checking. Gli addetti ai lavori potranno farvi affidamento trovando risorse da cui partire per elaborare articoli, report e più in generale per garantire una copertura mediatica puntuale sull’argomento.
La lotta alla pandemia e lo sviluppo di nuovi vaccini ha richiesto una collaborazione globale tra il settore della sanità pubblica e le comunità medico-scientifiche. Con l’avvio dei lavori per vaccinare miliardi di persone, sosterremo questi sforzi con funzionalità e prodotti aggiuntivi per garantire il diritto a un’informazione di qualità al momento giusto.
Dal gruppo di Mountain View anche un fondo da 15 milioni di dollari da cui potrà attingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità per organizzare campagne di informazione globali sui vaccini. La somma va ad aggiungersi agli Ad Grants da 250 milioni di dollari già concessi ad agenzie governative per finalità del tutto simili e che potranno essere sfruttati per tutto il 2021.
Nell’occasione Google ricorda che i contenuti in tema coronavirus introdotti su YouTube nel mese di marzo sono stati visti circa 400 miliardi di volte. Vengono messi in evidenza sulla pagina principale della piattaforma e tra i risultati delle ricerche sul tema.