Con lo scoppio della pandemia COVID-19 sono immediatamente aumentati i casi di phishing, truffe e altri metodi poco leciti per ingannare gli utenti. Esiste però un pericolo maggiore, ovvero il traffico di vaccini che avviene nel dark web. Per la vendita vengono sfruttati anche i canali Telegram, come ha scoperto la Guardia di Finanza.
Vaccini venduti tramite Telegram
Come chiarisce il comunicato stampa, l’attività investigativa viene “condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ed è finalizzata al contrasto ai fenomeni economico finanziari illeciti collegati alla situazione emergenziale con gravi ripercussioni sull’economia e sul tessuto sociale“. I militari delle fiamme gialle hanno scoperto diversi canali Telegram con oltre 4.000 iscritti, utilizzati per la compravendita dei vaccini.
Dopo aver ricevuto il permesso di accesso dall’amministratore del canale (una sorta di vetrina), gli utenti vengono indirizzati verso i negozi digitali dedicati all’acquisto sul dark web. L’acquirente sceglie il vaccino desiderato ed effettua il pagamento tramite criptovalute. È disponibile anche un apposito servizio clienti attraverso utenze anonime create su piattaforme di messaggistica istantanea.
Gli utenti che non vogliono attendere le tempistiche della campagna vaccinale in corso possono trovare singole dosi di vaccino a 155 euro oppure uno stock di 800 fiale a 20.000 euro. La spedizione è tracciabile e con imballo refrigerante.
Con le indagini attualmente in corso si dovrà accertare l’eventuale commercializzazione e individuare la provenienza dei vaccini. La GdF sottolinea che i vaccini contraffatti, oltre ad essere inefficaci nella lotta al COVID-19, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica.