Credo che possiamo vedere la luce in fondo al tunnel. Così Albert Bourla, CEO e Presidente di Pfizer, ha commentato ieri la notizia relativa al possibile arrivo di un vaccino per COVID-19 in tempi relativamente brevi. Una speranza a cui aggrapparsi, con le cautele del caso, per tornare a guardare con fiducia a ciò che verrà dopo che ci saremo finalmente lasciati alle spalle la crisi sanitaria globale. Togliere di mezzo la piaga del coronavirus non potrà che essere di beneficio anche all’economia, duramente provata in quest’ultimo periodo martoriato dall’emergenza, dai lockdown e dalle conseguenze di un clima d’incertezza che sta soffocando ogni prospettiva a breve termine. È nell’interesse di tutti. O forse no?
Pfizer, il vaccino per COVID-19 e le azioni del mondo tecnologico
Se in generale i mercati hanno ben accolto la novità, qualcuno pare aver accusato il colpo. Sono in particolare quei business che negli ultimi mesi più di altri hanno avuto modo di generare utili facendo leva proprio sulle necessità legate a distanziamento, blocco delle attività e degli spostamenti. Insomma, coloro che operano nel territorio dello smart working, dell’intrattenimento (in particolare lo streaming) e dell’e-commerce. I grafici che disegnano l’andamento di alcuni titoli nelle ultime 24 ore rendono bene l’idea. Partiamo da quello di Zoom, tra le soluzioni maggiormente impiegate per lavorare da casa, per la didattica a distanza e più in generale per la comunicazione da remoto.
Scivola anche Netflix, attuale leader del mercato home video.
Stesso trend in discesa per il colosso Amazon in data 9 novembre.
Giù Teladoc Health che offre un servizio di telemedicina per l’assistenza dei pazienti da remoto e Shopify che propone una piattaforma per la vendita online dei prodotti. Di natura ben differente il grafico associato a Pfizer, gruppo statunitense che potrebbe finalmente aver trovato la chiave per scardinare la minaccia COVID-19.
BNT162b2, questo il nome del vaccino messo a punto da Pfizer in collaborazione con BioNTech, stando al comunicato pubblicato ieri dalle due società sarebbe risultato efficace nel 90% dei casi a prevenire l’infezione da coronavirus in soggetti precedentemente mai entrati in contatto con l’agente patogeno SARS-CoV-2. Lo studio è stato condotto su un campione composto da 43.538 partecipanti.