Steam di Valve è la realtà di maggior successo nel campo della distribuzione videoludica in formato digitale. La software house di Half-Life (2), Left 4 Dead, Counter-Strike e Portal si è imposta, nel corso degli ultimi anni, come bastione dell’intrattenimento interattivo su sistemi PC Windows. E ora, stando ad anticipazioni disseminate ad arte nei giorni scorsi, pare intenzionata a fare altrettanto anche su Mac OSX .
Invece di seguire la consuetudine delle campagne virali “standard”, con promozioni discutibili e investimenti milionari, la società fondata da Gabe Newell sparge indizi sulle sue presunte, probabili iniziative videoludiche con una serie di immagini altamente sospette spedite (una per ciascuno) ai maggiori siti di news d’oltreoceano. Tali immagini mimano celebri pubblicità della Mela, innestandovi però i personaggi dei videogame marcati Valve (il taciturno Gordon Freeman e la fascinosa Alyx Vance di Half-Life 2, le torrette armate di Portal e via di questo passo).
Il messaggio, da leggere non troppo fra le righe, è abbastanza facile da decodificare : la piattaforma di digital delivery Steam sta per arrivare su sistemi Mac OSX e medesima sorte, con buona probabilità, conosceranno le release più importanti che hanno sin qui caratterizzato il meglio della produzione di videogame per PC Windows.
Stabilito il punto, e constatata l’abilità propagandistica di Valve a un costo che è una frazione nanoscopica di quanto spendono le multinazionali dei videogame per ottenere la stessa copertura, permangono non pochi interrogativi sulla reale portata della “rivoluzione ludica” rappresentata da Steam su Mac.
È pacifico sottolineare come Apple, grazie all’exploit dell’AppStore di iPhone, non abbia particolari interessi a espandere le potenzialità “giocose” dei suoi PC, mentre anche supponendo che Valve stia convertendo i suoi maggiori successi per Mac è altrettanto banale constatare la natura eminentemente “Windows-dipendente” della totalità dei giochi attualmente venduti su Steam.
Qualunque sia la verità dietro gli screenshot distribuiti da Valve, l’altra campagna virale avviata in questi giorni dalla società non lascia oramai molti dubbi sul suo esito naturale: suffragata da update contenenti messaggi segreti in codice Morse, immagini nascoste in file audio, numeri di una BBS attiva nella città di Kirkland (dove Valve è stata fondata) e finali alternativi , l’esistenza di un seguito ufficiale del pluri-premiato Portal è oramai più che certa.
Mosso dall’eterno engine Source implementato nei giochi Valve da Half-Life 2 in poi, Portal 2 sarà con tutta probabilità caratterizzato dal ritorno dell’innovativo gameplay da “puzzle game in prima persona con portali dimensionali” che ha già reso famoso il primo titolo della serie. Data per certa anche la riapparizione di GLaDOS (Genetic Lifeform and Disk Operating System), l’intelligenza artificiale dalle fattezze vagamente femminili che ha dato non poco filo da torcere alla protagonista del gioco originale.
Alfonso Maruccia