La Polizia Postale di Bologna e Milano ha fermato un traffico di capi firmati contraffatti che una banda dell’hinterland milanese spacciava attraverso Instagram. Il danno conseguente a questo tipo di malaffare si riverbera su molteplici fronti, poiché distrae denaro ai produttori originali, truffa i clienti e crea un danno particolarmente velenoso per il denaro distratto da esercizi commerciali che in questi mesi già stanno vivendo momenti di particolare difficoltà.
Truffe via Instagram
Secondo quanto rivelato, proprio la chiusura degli esercizi commerciali ha portato ad un aumento della ricerca online di possibili acquirenti, fino ad un vero e proprio “spaccio” tramite appositi canali Instagram. Sarebbero oltre 2000 gli utenti truffati, 1600 dei quali adolescenti. In pochi mesi è stato messo in piedi un contrabbando da 250 mila euro complessivi, fino alle indagini e al fermo da parte delle autorità.
Spiega la Polizia Postale:
La banda aveva base nell’hinterland milanese (Rozzano, Buccinasco, San Donato Milanese, Lacchiarella) e lavorava sin dal 2018, con un picco nei mesi scorsi. Utilizzando profili Instagram con migliaia di follower attiravano i ragazzi, proponendo capi di abbigliamento di marca, scontati. Gli utenti, accuratamente selezionati, venivano contattati su Instagram e convinti ad acquistare utilizzando carte prepagate. Successivamente i truffatori, con altri profili social, ricontattavano le vittime persuadendole a effettuare un nuovo pagamento, con scuse varie, come spese di dogana o problemi fiscali.
Il caso vale come ennesimo monito agli utenti, affinché si affidino a canali di vendita ufficiali senza cadere in truffe come questa. Per ogni canale individuato, infatti, ce ne sono molteplici che continuano ad agire e le vittime potenziali dei raggiri sono pertanto molte di più di quanto non possa apparire nel novero dei singoli casi emersi.