Londra – I CD e DVD musicali erano stampati legalmente, ciò che è stato dichiarato illegale era la loro esportazione all’interno dello spazio economico europeo, nel Regno Unito in particolare: la High Court londinese ha deciso che per l’export sottocosto il retailer di Hong Kong CD Wow dovrà versare all’industria musicale britannica 41 milioni di sterline .
CD Wow, che ha già annunciato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza della corte inglese, stando a quanto riportato dai media britannici non sembra avere una posizione del tutto trasparente sulla vicenda. Il suo CEO, Henrik Wesslen, ha dichiarato: “Noi siamo i piccoli che vendono CD nel mercato britannico e ci hanno preso di mira per questo motivo. Ci sono siti più grandi che fanno la stessa cosa ma che non sono stati denunciati”.
Tesi che in una nota la BPI , l’associazione dell’industria musicale britannica, rigetta in toto.
“CD Wow – ha dichiarato il CEO di BPI, Geoff Taylor – ha minacciato i retailer e le società discografiche britanniche che operano nella legalità continuando a smerciare CD e DVD musicali illegalmente provenienti dall’Asia, e questo nonostante le richieste del tribunale di cessare queste attività”. A detta di BPI, “l’importazione illegale di questo tipo vanifica i grandi investimenti delle aziende nei talenti locali. Questa sentenza dimostra quanto quella rivendita illegale abbia violato la legge e massimizzato i propri profitti a spese dei musicisti britannici e delle industrie musicali che li supportano”.
La somma che CD Wow dovrà pagare è la più alta mai riconosciuta a BPI per violazioni di questo tipo. Ma non sarà facile ottenere il pagamento: sebbene la sentenza preveda il blocco dei conti di CD Wow, le proprietà e gli asset dell’azienda sono sparsi in diversi paesi e sono soggetti a diverse giurisdizioni. Va detto comunque che gli incassi UK per CD Wow nel solo 2005 sono calcolati in 21,7 milioni di sterline, quote che hanno collocato l’azienda al terzo posto tra i maggiori rivenditori di musica in UK.
Taylor peraltro ha sostenuto che i prezzi dei CD nel Regno Unito, mediamente 8,50 sterline per album, sono già particolarmente moderati grazie al forte regime di concorrenza nel settore. A detta di BPI la somma riconosciuta dalla High Court servirà come avvertimento per altre aziende che volessero tentare di bypassare le regole del mercato britannico.