L’Unione europea potrebbe aggiungere Xbox e PlayStation al prossimo elenco di prodotti che non possono essere venduti in Russia. I controller delle console, oltre a joystick e altre periferiche di input, vengono infatti utilizzati per il controllo remoto dei droni usati dai militari russi in Ucraina. Le nuove sanzioni avranno però una scarsa efficacia.
Importazioni dalla Cina
Durante una conferenza stampa, Kaja Kallas (alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri) ha dichiarato che le console, incluse la PlayStation di Sony e la Xbox di Microsoft, saranno oggetto di un nuovo ciclo di sanzioni previste a fine febbraio in occasione del terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Stiamo esaminando tutte le cose che aiutano la Russia durante questa guerra per metterli nella lista delle sanzioni. Anche le console per i videogiochi perché a quanto pare sono quelle con cui azionano i droni.
I tre principali produttori di console nel mondo, ovvero Sony, Microsoft e Nintendo, hanno interrotto le vendite in Russia da marzo 2022. Il ban è quindi rivolto ai commercianti dell’Unione europea (compresi quelli che vendono console usate) che inviano apparecchiature da gioco in Russia.
Le nuove sanzioni avranno però un impatto limitato perché la Russia acquista i prodotti dai paesi alleati. Il principale fornitore di console è la Cina. I controller possono essere acquistati anche online sui siti cinesi. Il giro d’affari ha superato i 120 milioni di dollari nel 2024. Nel 2022 era inferiore a 30 milioni di dollari.
Nell’elenco delle nuove sanzioni dovrebbero essere inclusi anche i prodotti chimici necessari per l’industria militare russa. Sono inoltre previste restrizioni alle importazioni di gas naturale liquefatto e di alluminio dalla Russia.