Il procuratore generale Bob Ferguson dello Stato di Washington ha annunciato che l’azienda di Seattle dovrà sospendere il programma “Venduto da Amazon” e pagare una sanzione di 2,25 milioni di dollari per aver violato le leggi antitrust attraverso la pratica illegale, nota come “price-fixing“, che prevede un prezzo fisso per alcuni prodotti venduti da aziende di terze parti.
Multa di 2,25 milioni di dollari negli USA
Il programma “Venduto da Amazon” permette all’azienda di concordare un prezzo con i venditori di terze parti. Ciò consente la massimizzazione dei profitti perché viene ostacolata la concorrenza. Al programma sono stati invitati centinaia di venditori di terze parti, con i quali Amazon era in competizione per la vendita di prodotti sul suo marketplace e altre piattaforme di e-commerce.
L’accordo prevedeva un prezzo fisso minimo e la suddivisione dei guadagni derivanti dall’aumento del prezzo. Ad esempio, se Amazon e il venditore concordavano un prezzo di 20 dollari e il prodotto veniva venduto a 25 dollari, il venditore riceveva 20 dollari e una quota dei 5 dollari aggiuntivi.
Gli algoritmi di Amazon stabilivano il prezzo in base a quello su altre piattaforme di e-commerce. Quando il prezzo aumentava, i venditori incassavano meno perché i consumatori acquistavano prodotti simili a marchio Amazon. I venditori non potevano ridurre i prezzi in quanto vietato dagli accordi.
L’indagine del procuratore è stata avviata a marzo 2020. Il programma “Venduto da Amazon” è stato sospeso a giugno 2020 e ora non verrà più ripristinato nello Stato di Washington. Amazon dovrà fornire aggiornamenti annuali sul rispetto delle leggi antitrust e pagare una multa di 2,25 milioni di dollari.