L’annuncio della sospensione della produzione di floppy disk da parte di Sony era sembrato agli addetti ai lavori una sorta di canto del cigno per l’ormai vetusto supporto in circolazione dal 1981 nel “classico” formato da 3,5 pollici. A ribaltare la tesi dell’obsolescenza ci ha tuttavia pensato Verbatim, che ha dichiarato di aver venduto in Europa oltre 50 milioni di dischetti nel 2009 , l’8,2 per cento solo nel mercato italiano.
Oltre allo stivale, anche l’Europa orientale dimostra ancora un certo apprezzamento per i floppy disk, soprattutto per la loro economicità. Secondo Verbatim i drive per floppy sarebbero ancora sufficientemente diffusi specialmente negli uffici, una situazione in grado di “schermare” parzialmente dall’incedere di memorie flash e altri supporti più performanti.
Tuttavia la domanda, almeno per il momento, rimane stabile per cui non ci sarebbero motivi per sospendere la produzione. Produzione che continuerà, insieme alla distribuzione, in tutto il mondo.
Resta da vedere per quanto tempo ancora, specie se si considerano le montagne di e-waste che continuano a innalzarsi in Africa e in Asia, alimentate proprio da materiale informatico di risulta. E i floppy non sono certo noti per la loro longevità.
Giorgio Pontico