VerificaC19 anche offline, ma solo per 24 ore

VerificaC19 anche offline, ma solo per 24 ore

Per poter validare i Green Pass, gli esercenti dovranno usare smartphone che possano connettersi alla Rete almeno una volta al giorno.
VerificaC19 anche offline, ma solo per 24 ore
Per poter validare i Green Pass, gli esercenti dovranno usare smartphone che possano connettersi alla Rete almeno una volta al giorno.

Entro pochi giorni saranno molti gli esercenti che dovranno iniziare a familiarizzare con l’app VerificaC19, ossia lo strumento messo a disposizione dal Governo per la validazione dei Green Pass. Dovranno dotarsene tutti i gestori di ristoranti, piscine e locali in cui il Certificato Verde sarà fondamentale per poter accedere, consumare, partecipare. In questa fase organizzativa è però importante imparare a comprendere al meglio lo strumento perché occorrerà fare in modo che la procedura di verifica possa avvenire nel migliore dei modi, rapidamente, senza ostacoli eccessivi sul lavoro quotidiano e con massima efficacia. Attenzione quindi ad un piccolo, importante, particolare: lo smartphone che sarà usato per la validazione dovrà essere connesso almeno una volta al giorno.

VerificaC19: serve connettersi

VerificaC19 è un’app che può funzionare anche offline: lo dice esplicitamente il manuale d’uso (PDF), il quale sottolinea dunque questa importante caratteristica che diventa fondamentale in quei locali ove per qualsiasi motivo la connessione non è in grado di arrivare. Si immagini ad esempio un ristorante tra vecchie mura, privo di router interni e senza segnale telefonico: sarebbe impossibile una validazione dei Green Pass a tavola se la connessione fosse un requisito necessario.

Tuttavia lo smartphone non può restare sempre sconnesso. A prevederlo è il flusso di sincronizzazione di VerificaC19, il quale tramite la Piattaforma nazionale del Ministero della Salute prevede:

  1. Richiamo periodico al gateway Europeo che funge da collettore per le chiavi pubbliche dei singoli Stati Membri“;
  2. Aggiornamento delle chiavi pubbliche valide. Alla prima installazione l’app scarica, tramite questo servizio della Piattaforma nazionale, tutte le chiavi
    presenti nel database europeo. Ogni 24 ore l’App interroga il servizio e scarica la lista delle chiavi valide. Nel fare questa operazione confronta i dati scaricati con quelli già presenti nella lista salvata localmente e aggiorna la propria base dati (inserendo le nuove chiavi e eliminando quelle vecchie)“.

Almeno una volta al giorno, dunque, lo smartphone utilizzato per la validazione dovrà collegarsi. Ciò significa che dovrà avere una SIM con traffico dati all’interno, oppure dovrà connettersi ad una rete Wifi per l’aggiornamento delle chiavi. In assenza di aggiornamenti l’app vedrà inibita la possibilità di validare i Green Pass e questo potrebbe essere un sicuro problema per un esercente impossibilitato così a portare avanti la verifica.

I requisiti

Se si deve scegliere lo smartphone per usare VerificaC19 (nel caso in cui non voglia utilizzare il proprio personale), occorrerà dunque fare attenzione a questi pochi requisiti:

  • sistema operativo Android (8.0 o successiva) o iOS (12.1 o successiva): nessun iPhone precedente al 5S, insomma, né alcun nuovo smartphone Huawei;
  • videocamera posteriore, fondamentale per la lettura dei QR Code;
  • connettività accessibile almeno una volta al giorno.

Anche soluzioni da poche decine di euro possono andare bene, insomma, purché rispettino le prescrizioni indicate.

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Pubblicato il
27 lug 2021
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