L’Autorità Garante delle Concorrenze e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione di 4,25 milioni di euro a Verisure Italy per quattro pratiche vietate dal Codice del consumo, tra cui quella ingannevole relativa alla promozione del sistema di allarme che, a differenza di quanto ipotizzato dai consumatori, viene solo concesso in comodato d’uso.
Quattro pratiche scorrette dal 2021
Il procedimento istruttorio è stato avviato il 18 luglio 2023, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute direttamente dai consumatori o tramite le associazioni di categoria e ai rilievi effettuati d’ufficio. Secondo le rilevazioni dell’autorità antitrust, Verisure ha svolto un’attività promozionale ingannevole dal 2021 al 30 ottobre 2023.
In nessuno dei canali utilizzati (web, spot TV, cartelloni stradali, volantini, social media e altri) ha specificato chiaramente che il sistema di allarme viene concesso in comodato d’uso gratuito per l’intera durata del contratto. Il consumatore paga in realtà una somma per l’installazione e un abbonamento per il servizio di sorveglianza. È possibile acquistare il sistema in caso di recesso, ma l’app per il controllo remoto non funziona più.
La seconda pratica scorretta riguarda l’ostacolo all’esercizio del diritto di recesso. Le istanze non sono state accolte o sono state accolte in ritardo. Verisure ha anche continuato a fatturare il canone di abbonamento e ritardato la disinstallazione del sistema.
La società ha inoltre avviato automaticamente la fornitura del servizio al momento della sottoscrizione del contratto, senza chiedere al cliente se volesse utilizzare il diritto di ripensamento (14 giorni). Infine, nelle condizioni contrattuali non era scritto il foro competente per eventuali controversie (che deve essere quello in cui risiede il consumatore).
L’autorità antitrust ha accertato la violazione del Codice del consumo, per cui Verisure deve pagare una multa di 4,25 milioni di euro. La società può ovviamente presentare ricorso al TAR del Lazio.