Verizon ha deciso di tagliare la propria offerta iniziale sull’acquisto di Yahoo dopo le vicende negative emerse in queste settimane relative al search in viola. L’offerta, che inizialmente era di 4,8 miliardi di dollari, è stata abbassata di un miliardo a causa degli scandali che si sono susseguiti negli ultimi tempi.
Yahoo ha infatti recentemente dichiarato di essere stato vittima di uno dei più grossi attacchi informatici della storia , che ha messo a rischio più di 500 milioni di account ed ha ammesso, dopo la richiesta dell’FBI, di aver fornito una sorta di accesso privilegiato alle mail in arrivo alle agenzie governative americane.
Secondo le indiscrezioni condivise dal New York Post Tim Armstrong, il CEO di AOL, sarebbe dubbioso e scoraggiato dal procedere con l’acquisto. Questa mossa è quindi dettata da una perdita di fiducia nei riguardi dello storico marchio del World Wide Web.
Di certo la situazione in cui si trova Yahoo non è delle più rosee. L’azienda, oltre alle sopracitate vicende, ha recentemente messo all’asta 3 mila brevetti , ha registrato numerose perdite nel primo trimestre del 2016 e ha fatto trapelare alcuni particolari accordi presi con Mozilla Fondation per riacquistare terreno nel panorama dei motori di ricerca. Per questo è lecito chiedersi quanto realmente possa valere l’azienda.
Verizon si è contesa l’acquisizione con aziende del calibro di Quicken Loans e Texas Pacific Group, e il colosso delle telecomunicazioni avrebbe investito così tanto su Yahoo per meglio competere con over-the-top come Google e Facebook.
Pasquale De Rose