Più volte naufragato negli ultimi anni, l’accordo tra i due giganti delle telecomunicazioni è finalmente entrato in porto tra l’entusiasmo generale sul mercato del Vecchio Continente. In attesa della definitiva approvazione dei rispettivi CdA, Vodafone e Verizon hanno annunciato la chiusura della trattativa che porterà l’operatore statunitense al controllo dell’intero pacchetto azionario di Verizon Wireless .
Il carrier mobile – frutto di una joint venture stipulata nel lontano 2000 dai due operatori – sarà ora nelle mani della sola Verizon , che verserà un totale di 130 miliardi di dollari nelle casse dell’azienda guidata dal CEO Vittorio Colao . L’importo sarà così suddiviso: 60 miliardi in contanti, altri 60 miliardi in azioni e un pacchetto di 10 miliardi previsto per transazioni minori. L’accordo tra le parti include l’acquisizione da parte di Vodafone della quota del 23 per cento della divisione Vodafone Italia, valutata sui 3,5 miliardi di dollari.
Un punto prezioso per lo stesso Colao, riuscito a strappare una cifra superiore a quella inizialmente preventivata dai vertici di Verizon. L’azienda di New York avrebbe messo insieme un gruppo di sei istituti di credito per raggranellare un totale di 60 miliardi – 10 ciascuno – da destinare all’accordo che porterà Verizon Wireless a slegarsi dalla quota di minoranza (45 per cento) britannica detenuta da Vodafone fin dagli albori della joint venture .
Mentre Verizon si assicura l’intera fetta dei guadagni generati dal carrier anglo-statunitense, Vodafone ha deciso – tra lo stupore degli analisti del mercato TLC – di destinare un totale di 84 miliardi ai suoi azionisti . L’operatore d’Albione ha in programma l’istituzione di un fondo da 30 miliardi per alimentare lo sviluppo delle reti fisse e wireless ad alta velocità, mentre il resto del denaro dovrebbe ripianare i debiti netti che alla fine dello scorso giugno ammontavano a quasi 40 miliardi di dollari.
Stando alla roadmap annunciata dalle parti, l’operazione dovrebbe concludersi entro il primo trimestre del 2014 , portando sul mercato europeo un flusso di liquidità imponente che farebbe tirare il fiato all’intero settore (azionisti di Vodafone compresi). In difficoltà su più mercati europei – Italia compresa – Vodafone potrebbe rilanciarsi sul versante della telefonia fissa, mentre il CEO di Verizon Lowell McAdam dovrà convincere i suoi azionisti della bontà a lungo termine del pesante esborso in favore di Vodafone.
Quella di Verizon è un’ambiziosa scommessa sulle nuove opportunità di crescita per il mercato mobile a stelle e strisce, minato da un livello di concorrenza sempre più elevato e soprattutto dal calo nella domanda di dispositivi connessi. Nell’opinione di Sam Greenholtz, ex-manager della stessa Verizon, la strategia di McAdam intende allontanarsi dal concetto tradizionale di operatore telefonico per un rilancio decisivo nei settori mobile e fibra. Con il cento per cento di Verizon Wireless, la telco newyorchese offrirà ai suoi utenti più servizi cloud e contenuti in broadcast .
Stando ai calcoli effettuati da Dealogic, la definitiva finalizzazione dell’accordo tra Vodafone e Verizon avrà un effetto positivo di consolidamento nel settore globale delle telecomunicazioni, che dovrebbe raggiungere entro quest’anno il valore – 303 miliardi di dollari – il più alto dal 2000. Sulla borsa di Londra, il titolo di Vodafone è salito del 5 per cento subito dopo l’annuncio.
Mauro Vecchio