Apple non deve usare privacy o sicurezza come “scusa” dei suoi comportamenti anticompetitivi. Queste sono le parole pronunciate dal Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, durante un’intervista rilascia alla Reuters. Il riferimento è all’impossibilità di scaricare le app iOS da store alternativi, vietando il cosiddetto sideloading.
Digital Markets Act: fine dell’App Store?
Il Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali) prevede una serie di obblighi e divieti per i “gatekeeper”, ovvero i proprietari delle “piattaforme online di grandi dimensioni che esercitano una funzione di controllo dell’accesso“. La proposta della Commissione europea prevede, ad esempio, l’obbligo di garantire l’interoperabilità dei servizi e soprattutto il divieto di riservare ai propri servizi un trattamento favorevole rispetto a quelli della concorrenza.
Il CEO di Apple, Tim Cook, aveva dichiarato a metà giugno che l’attuale proposta potrebbe imporre il sideloading su iOS. L’azienda di Cupertino non rispetterà mai questo obbligo perché significherebbe “distruggere la sicurezza dell’iPhone“. La questione è stata ulteriormente chiarita con un documento pubblicato recentemente sul sito di Apple dedicato alla privacy.
Margrethe Vestager ritiene che privacy e sicurezza siano molto importanti, ma non devono essere usati come una “scusa” per ostacolare la concorrenza:
La cosa importante qui è, ovviamente, che non siano uno scudo contro la concorrenza, perché penso che gli utenti non rinunceranno né alla sicurezza né alla privacy se usano un altro app store o se effettuano il sideloading.
Vestager ha tuttavia affermato che il Digital Markets Act può essere modificato, quindi è possibile trovare una soluzione. Vestager ha infine lodato la funzionalità ATT (App Tracking Transparency), introdotta con iOS 14.5, che permette agli utenti di accettare o meno il tracciamento da parte delle app.