La Commissaria per la concorrenza europea Margrethe Vestager è intervenuta al Web Summit di Lisbona con un discorso tutto incentrato su “competizione e innovazione”, due concetti che a suo dire vanno a braccetto e che oggigiorno rappresentano il bersaglio prediletto delle grandi corporation attive in campo tecnologico.
L’intervento di Vestager ha voluto inchiodare i colossi multinazionali dell’IT alle loro responsabilità , vale a dire l’abuso della loro posizione di mercato – spesso dominante come nei casi di Google, Facebook e Apple – per tagliare le gambe all’iniziativa delle startup innovative.
Oggi il mondo tecnologico è spesso in mano a dei veri e propri monopoli , ha accusato la commissaria, ed è per questo che le leggi sulla concorrenza vanno applicate e fatte rispettare in pieno per far passare il concetto che nessuno è “al di sopra della legge”.
“Nessuno ha il diritto di bloccare la concorrenza” da parte delle aziende nascenti, ha dichiarato Vestager alla platea di startupper intervenuti a Lisbona, e le uniche cose a essere in contrasto con l’innovazione dovrebbe essere la determinazione individuale piuttosto che l’azione di aziende potenti e con i portafogli pieni zeppi di miliardi.
La concorrenza permette all’innovazione di andare avanti e dare i propri frutti, ha spiegato la Commissaria nota per aver comminato multe piuttosto salate ai colossi tecnologici, e anche le regole sulla tassazione vanno rispettate senza inseguire “paradisi fiscali” fuori e dentro i confini europei.
In quest’ultimo caso si parla naturalmente di Paradise Papers e della nuova accusa nei confronti di Apple di aver cercato regimi fiscali alleggeriti passando dall’Irlanda al Baliato di Jersey . La Commissione per la concorrenza è in fase di valutazione del nuovo sviluppo, ha rivelato Vestager.
Alfonso Maruccia