Sarà che il costo delle chiamate è ormai lo stesso, vuoi per le tariffe vuoi per gli abbonamenti, sul fisso e sul mobile: sta di fatto che ormai un cittadino statunitense su cinque non ha più il telefono a casa e utilizza esclusivamente il suo cellulare . Una percentuale in crescita, che coincide pure con la crescita delle velocità e delle offerte di connettività a banda più che larga: segno che ormai quello che conta tra le mura domestiche è il traffico dati più che il traffico voce.
La ricerca che attesta il declino della rete fissa è stata portata a termine dal CDC, l’ente statunitense che si occupa di controllo e prevenzione sanitaria: secondo il suo reparto di statistica, alla fine del 2008 il 20,2 per cento delle case sul suolo a stelle e strisce ha fatto a meno del telefono. Un dato in aumento del 2,7 per cento rispetto all’inizio dello stesso anno, segno che il trend delle disdette degli allacci alla linea tradizionale si va affermando e confermando sin dall’ormai lontano 2003.
Sono soprattutto i più giovani a fare a meno del fisso per concentrarsi sul mobile: il 33 per cento dei componenti della fascia d’età compresa tra 18 e 24 anni ricade in questa categoria, valore che sale fino a 41,5 per cento nella fascia 25-29. A riprova di una tendenza che ha attecchito maggiormente tra i giovani, la percentuale degli adulti sopra i 65 anni che fanno completamente a meno del fisso optando per il cellulare è di appena il 3,3 per cento: ma il dato cala rapidamente già a partire dai 44 anni in su.
Se dunque il mercato della telefonia fissa va incontro ad una contrazione probabilmente definitiva, come testimonia questa ricerca, ponendo non pochi grattacapi alle telco, lo stesso non si può dire della vendita di connessione a banda larga : non solo la sua presenza è sempre più necessaria e richiesta da chiunque, ma la domanda di velocità sempre maggiori sta stimolando gli operatori ad investire in infrastruttura e sperimentare nuove soluzioni per garantire velocità sempre maggiori.
Addirittura, nel Regno Unito Virgin sta sperimentando assieme a 100 fortunati clienti una nuova soluzione in fibra da 200Mbps : un valore enorme, superiore a qualunque altra offerta consumer oggi in circolazione, tanto più impressionante se si pensa che teoricamente si tratta di una velocità simmetrica in upload e download. In ogni caso, va precisato, si tratta di valori teorici che non tengono conto della congestione della rete: la fibra, per questioni di infrastruttura, è leggermente più sensibile dell’ADSL all’affollamento di abbonati su un singolo nodo, e costringe dunque ad attente policy di regolazione della banda effettiva a disposizione onde evitare rallentamenti generalizzati.
Tutti questi megabit, dunque, restano unicamente sulla carta: alle limitazioni tecnologiche degli apparati industriali vanno pure sommate quelle casalinghe, visto che è raro trovare in commercio router wireless in grado di offrire connessione più veloce di 54Mbps in condizioni ideali, senza contare che spesso i cablaggi interni nelle abitazioni sono realizzati con cavi in rame in grado di garantire al massimo 100 megabit di banda disponibile. Ce n’è abbastanza per confondere i navigatori, confusi tra ADSL sempre più diversificate e fibra, tanto da non sapere più cosa stanno pagando e come funziona (o dovrebbe funzionare).
La fibra , in ogni caso, resta uno dei settori più promettenti nel campo dell’industria delle telecomunicazioni: l’ esempio più lampante della crescita che è in grado di garantire ai conti delle aziende che offrono connettività di questo tipo è quello della norvegese Lyse , fino a qualche anno fa (anno 2003) solo un fornitore di energia elettrica come tanti altri, ora uno dei player in grado di vendere connettività a banda larga con il più alto tasso di crescita del paese.
Il segreto di Lyse risiede nella sua politica commerciale e nella sua conoscenza del pubblico a cui si rivolge: la prima consiste nell’ offrire allo stesso prezzo dei concorrenti in rame un servizio in fibra decisamente più prestante (fino a 50Mbps). La seconda, in grado di far risparmiare tempo e denaro, prevede di far eseguire gli scavi preparatori direttamente agli inquilini delle abitazioni.
In questo modo, a Lyse non resta che mandare sul posto una squadra solo quando occorre soffiare la fibra direttamente in casa del cliente. E organizzandosi per coprire zone fino a quel momento non coperte dal servizio ad alta velocità ottico, in pochi anni Lyse è riuscita a costruire un parco clienti di 130mila abbonati: ai quali, oltre alla banda larga, offre pure TV via cavo, telefonia e energia elettrica riunite sotto un’unica bolletta.
Luca Annunziata