La sfida è stata lanciata dal suo blog agli ingegneri di tutto il mondo: Tanya Vlach, artista di San Francisco priva di un occhio dopo un incidente avvenuto nel 2005, sogna un dispositivo adattabile alla sua protesi oculare, una vera e propria eyecam con cui filmare e scattare foto.
Tra i requisiti minimi richiesti dall’artista, connettività Bluetooth, autofocus regolabile con l’apertura delle palpebre, zoom ottico da 3X e slot per alloggiare una microSD da 4Gb.
Ad alimentare i sogni della 35enne ci ha pensato Roy Want, ingegnere di Intel: “Le richieste della donna non sono impossibili: al giorno d’oggi siamo pieni di microcamere. Inoltre un dispositivo del genere dotato di tecnologia wireless, può comunicare con uno smartphone o un PC per trasferire i file” ha dichiarato Want.
La cam nell’occhio difficilmente potrà restituire la vista all’artista, che potrà petrò guadagnarne un dispositivo unico.
Nonostante per il momento si parli solo di progetti, Tanya Vlach ha le idee ben chiare: se riuscisse ad ottenere lo speciale occhio tecnologico, lo utilizzerebbe come strumento principale per raccontare la propria vita in un reality show. (V.G.)