“Copiare richiede un permesso”: questo il commento di Viacom riguardo alla pacificazione multimilionaria negoziata tra Google, gli editori e gli autori riguardo al progetto Book Search.
Viacom, avversaria di YouTube nella battaglia legale che vede duellare due colossi della rete per ritagliare una definizione del fair use, sembra leggere una resa della grande G nell’accordo per trasformare la biblioteca di Google Book Search in una libreria: “L’accordo con gli editori è, alla fine, l’accettazione di ciò che è ovvio per tutti tranne che per Google – spiega Michael Fricklas, dirigente Viacom – copiare e distribuire opere coperte dal copyright richiede il permesso da parte del detentore dei diritti”.
Non si è ancora conclusa la causa da un miliardo di dollari con cui Viacom chiede a Google meno disinvoltura nel gestire i rapporti con i suoi utenti e con il materiale che viola il diritto d’autore. Viacom compiange gli editori, costretti a “spendere anni e milioni di dollari” per costringere Google a rispettare il copyright, e si augura che la grande G si affretti a “rispettare i film e la programmazione televisiva”.
Non è dato sapere se Viacom miri a stabilire con YouTube e i suoi utenti un accordo simile a quello stipulato con gli editori. È invece sempre più chiaro che non è necessario passare da un tribunale per monetizzare le violazioni o l’esercizio del fair use. ( G.B. )