Nonostante i viaggi nello spazio di facoltosi turisti siano ormai prossimi, normative e regolamenti latitano. Il quadro anzi è quantomai bizzarro, e vede i passeggeri tutelati solo fino ai confini dell’atmosfera.
Una nuova normativa, in fase di elaborazione da parte della European Aviation Safety Agency ( EASA ), ente che regola la sicurezza per lo spazio destinato ai voli civili, sarà infatti limitata ai confini dell’atmosfera.
A far scattare la decisione è stata la presentazione di Virgin Galactic di uno dei nuovi modelli di navicella : “Sia il vettore che l’aero/aliante con propulsione a razzo soddisfano la definizione di aeromobile, pertanto rientrano nell’ambito di applicazione delle norme dell’EASA” ha dichiarato un portavoce dell’agenzia.
Tra i problemi il fatto che, per sua stessa ammissione, “l’EASA non possiede né un mandato né le competenze relative allo spazio esterno a cui si applicano le normative internazionali”. Non è la prima volta che se ne parla: negli Stati Uniti una normativa simile è stata approvata nel 2004 . E c’è anche chi ha già stilato la netiquette del perfetto turista spaziale. (V.G.)