Roma – Sembrava una storia degna delle più classiche leggende metropolitane, ma ormai non ci sono dubbi. Echelon, la rete di ascolto internazionale anglo-americana di cui si vocifera da anni, esiste davvero. Si conosce l’ubicazione delle sue basi principali ed è nota anche la sua effettiva capacità di intercettazione.
Echelon era rimasta al livello di leggenda, insieme all’Area 51 e al progetto Aurora, finché un ex direttore della CIA raccontò al giornale francese Le Figaro che il sistema veniva usato per tracciare i messaggi elettronici inviati dalle aziende europee. Tuttora, per il governo USA, ufficialmente Echelon non esiste. Il Regno Unito non ne smentisce l’esistenza, ma non fornisce dettagli oltre a un sibillino commento, secondo il quale l’intercettazione delle comunicazioni è uno strumento vitale nella lotta contro non meglio precisati “pericoli per la società”. I governi australiani e neozelandesi, che ospitano alcune strutture di Echelon, hanno invece ammesso apertamente che la rete di intercettazione esiste.
La BBC ha pubblicato in proposito due articoli, reperibili qui e qui .
Alcuni membri del Parlamento Europeo hanno studiato Echelon per quasi un anno, cercando di verificare la fondatezza delle accuse che indicavano l’uso di Echelon per azioni di spionaggio industriale a danno di aziende europee. E ‘ stato ora pubblicato il rapporto del comitato di indagine costituito da questi parlamentari europei, e i suoi risultati sono impressionanti. Una buona bozza del rapporto è scaricabile presso http://cryptome.org/echelon-ep.htm .
La scoperta fondamentale evidenziata dal rapporto è che l’intercettazione operata da Echelon è talmente massiccia e indiscriminata che esiste il rischio serio che il comportamento del Regno Unito sia in aperta violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani, che tutela il diritto alla riservatezza di tutti i cittadini dell’Unione se non vi sono fondati motivi che giustifichino l’intercettazione.
I dati concreti del rapporto dei parlamentari europei
Il centro operativo di Echelon è duplice: una base è a Fort Meade, nel Maryland (Stati Uniti); l’altra è a Cheltenham, nel Regno Unito. Altre stazioni di ascolto sono in Germania (Bad Aibling), Giappone (Misawa), Australia (Shoal Bay, Geraldton Station) e Nuova Zelanda (Walhopal).
Echelon è stata costituita dopo la seconda guerra mondiale per acquisire informazioni vitali durante la guerra fredda. Si ritiene che fra gli addetti ai lavori il nome Echelon venga usato soltanto per la porzione della rete d’ascolto che intercetta le comunicazioni via satellite, ma ormai il nome viene usato comunemente per indicare l’intera rete.
L’accordo intergovernativo che ha costituito Echelon risale al 1947, quando le nazioni che la gestiscono attualmente (USA, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda) decisero di scambiare e condividere i risultati delle proprie attività di intercettazione. La prima rete Echelon fu realizzata nel 1971 e da allora ha subito continui aggiornamenti.
E ‘ certo che Echelon legge milioni di e-mail e fax spediti da persone qualsiasi, intercetta le telefonate e ascolta le trasmissioni via satellite (televisione e naturalmente telefoni satellitari) e le comunicazioni che viaggiano sui cavi oceanici in fibra ottica: un dispositivo di ascolto fu infatti trovato su un cavo in fibra ottica nel 1982, e si presume che ve ne siano altri.
E ‘ altrettanto certo che l’intercettazione non è mirata: Echelon acquisisce indiscriminatamente dati da qualsiasi fonte (privati, aziende, governi) e poi li passa al setaccio alla ricerca di parole chiave o di schemi abitudinari di comunicazione (Tizio telefona sempre a Caio, Caio subito dopo chiama Sempronio, poi tutti chiamano Cesira…). E ‘ certo anche che lo scopo principale di Echelon, oggi, è l’intercettazione delle comunicazioni personali e commerciali, non lo spionaggio militare.
Secondo il rapporto dei parlamentari europei, la rete d’ascolto è più modesta di quanto suggerito dalle leggende più esagerate: l’intercettazione riguarderebbe più le comunicazioni che transitano su satelliti che quelle via cavo (ma come si fa a sapere che giro fa una qualsiasi comunicazione fax, Internet o telefonica?). Non sono state trovate prove dell’ipotizzato uso di Echelon da parte degli americani per danneggiare gli interessi commerciali europei.
E, per la precisione, “Echelon” si pronuncia “e-sce-lon”, alla francese, non “e-che-lon” alla maccheronica.
Dovunque sei, Echelon è con te….
Fin qui i fatti. Ma ci sono anche ipotesi piuttosto attendibili sul funzionamento di Echelon. Sarebbe in grado di intercettare praticamente qualsiasi comunicazione in forma elettronica: telefonate su rete fissa, telefonate cellulari, trasmissioni di fax e trasmissioni via satellite. Sul fronte Internet, Echelon leggerebbe sistematicamente gran parte dell’e-mail trasmessa nel mondo e potrebbe risalire alla cronologia dei siti visitati da un qualsiasi utente. Nei principali centri di routing della Rete sarebbero stati installati sniffer per il monitoraggio di Internet.
A quanto pare, l’analisi di Echelon non è in tempo reale: si limita ad acquisire tutto il traffico di dati sul quale riesce a mettere le mani e poi lo filtra alla ricerca di qualsiasi cosa ritenuta “sospetta”: frasi, nomi, indirizzi. Echelon usa antenne radio a terra per intercettare le trasmissioni via satellite e disporrebbe di una propria rete di satelliti spia per accedere alle trasmissioni telefoniche fra le città (che spesso viaggiano su ponti radio e quindi sono facilmente intercettabili). Vi sono inoltre vari siti sparsi per il mondo dedicati all’ascolto delle comunicazioni via cavo.
Secondo il rapporto del Parlamento Europeo, però, Echelon non è in grado di ascoltare tutto: le affermazioni circolate su certi giornali e fra gli utenti di Internet ne esagererebbero le capacità. Resta comunque un fatto evidente: se Echelon decide di concentrare i suoi sforzi su un’azienda o su una persona, non è facile evitare di essere scrutati, spiati, tracciati e ascoltati al massimo dettaglio. Non è un pensiero confortante.
Come difendersi
Dato che stiamo parlando di cose reali e non di ipotesi di complotto da fumetto di serie B, va detta subito una cosa: Echelon è notevole, ma non onnipotente.
Ci sono molte forme di comunicazione inaccessibili a Echelon: tutte quelle non elettroniche. Una conversazione faccia a faccia, un bigliettino, i piccioni viaggiatori (recentemente collaudati — sul serio! — come canale di comunicazione di Internet, facendo “ping” da un sito all’altro tramite volatili). Ovviamente queste comunicazioni sono facilmente intercettabili da un agente a terra, ma dovreste essere sospettati davvero pesantemente per avere alle calcagna una spia in carne e ossa.
Per quanto riguarda la comunicazione elettronica, c’è un fatto fondamentale da considerare. I vostri messaggi sono gocce in un oceano di milioni di miliardi di altri messaggi. E ‘ quindi statisticamente improbabile che finiate nella lista dei sospettati di Echelon, anche se riconosco che sapere che qualcuno legge quello che scriviamo, anche se scriviamo cose del tutto innocenti, è a dir poco inquietante.
Per quanto riguarda le telefonate, se volete davvero restare anonimi, usate le cabine del telefono. In alcuni paesi si possono comperare cellulari prepagati per i quali non occorre dare le proprie generalità: anche questi sono un buon sistema per restare anonimi. In Italia è obbligatorio darle, ma è facilissimo darne di fasulle. Lo so bene. Non chiedetemi altro.
Attenzione: “anonimi” non significa “riservati”. La comunicazione via telefono (cellulare, GSM compresi) verrebbe intercettata disinvoltamente, ma Echelon non saprebbe a chi associarla.
Un altro sistema interessante è l’uso di lingue poco conosciute: un caso classico è il sardo, da sempre usato come “crittografia” per le comunicazioni militari. Ma non fidatevi troppo.
Sul fronte Internet c’è un piccolo paradosso. Probabilmente vi verrà istintivo pensare di usare software di crittografia per proteggere i vostri messaggi. Sbagliato! I computer di Echelon, se proprio ci tengono, sono in grado di scardinare in tempi ragionevoli qualsiasi sistema di cifratura. Anzi, il fatto di cifrare il vostro messaggio lo rende per definizione sospetto e quindi lo porta maggiormente all’attenzione di Echelon. E più è potente il sistema di cifratura che usate, più il vostro messaggio diventa appetibile. E ‘ logico, dopotutto: se usate crittografia così massiccia, si vede che state nascondendo qualcosa di grosso.
La soluzione? Studiate la steganografia: la tecnica di dissimulare un messaggio all’interno di un altro apparentemente innocuo. O più semplicemente, vivete, scrivete e agite su Internet tenendo presente che qualcuno vi sorveglia e vi legge. Dato che comunque l’e-mail è da sempre facilmente intercettabile in transito, è una norma di vita digitale che dovreste aver già adottato da tempo.