La corsa allo smart working ha messo milioni e milioni di aziende e utenti improvvisamente nella condizione di dover scegliere un servizio per le riunioni da remoto, gran parte delle quali avvengono tramite videochiamate e videoconferenze. L’offerta di certo non manca, ma come visto più volte anche su queste pagine non tutte le piattaforme garantiscono un adeguato livello di protezione per le informazioni trasmesse e di tutela della privacy.
Mozilla dà i voti ai servizi per lo smart working
Oggi Mozilla passa in rassegna quelle più note, assegnando loro un voto proprio sulla base di quanto risultano essere sicure. Sono 15 in totale quelle prese in considerazione, incluse opzioni ben note come Zoom, Google Meet e Microsoft Teams. Nella classifica anche WhastApp (che proprio in queste ore introduce le videochiamate di gruppo per otto persone), Messenger, Skype e FaceTime solitamente riservate a un’utenza consumer.
- BlueJeans 5/5;
- Duo, Hangouts e Meet 5/5;
- GoToMeeting 5/5;
- Jitsi Meet 5/5;
- Messenger e Messenger Kids 5/5;
- Signal 5/5;
- Skype 5/5;
- Teams 5/5;
- Webex 5/5;
- Zoom 5/5;
- FaceTime 4,5/5;
- WhatsApp 4,5/5;
- Discord 4/5;
- Houseparty 4/5;
- Doxy.me 2,5/5.
Oltre la metà dei servizi presi in considerazione esce a testa alta dalla valutazione. Quella che forse sorprende più di altre è proprio Zoom che con il suo 5/5 si piazza al pari delle alternative più quotate nonostante i problemi emersi da un mese a questa parte tra routing verso la Cina (risolto) fenomeno Zoombombing. Alla software house è stato riconosciuto il merito di essersi messa al lavoro con impegno per migliorare la situazione rilasciando aggiornamenti su base costante.
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Nella poco invidiabile ultima posizione c’è Doxy.me con il suo 2,5/5. La piattaforma, sconosciuta ai più, è dedicata a chi opera nell’ambito della telemedicina. Tra le vulnerabilità rilevate la possibilità di impostare password poco efficaci come “123”.