Secondo una statistica redatta dalla società di ricerca NPDGroup il settore videogame negli Stati Uniti ha registrato un calo dell’8 per cento. Almeno per quanto riguarda quelli venduti su supporti fisici e le console.
Rispetto ai 18,6 miliardi di dollari incassati nel 2010, infatti, il mercato dei videogame ha registrato nei 2011 fatturato pari a poco più di 17 miliardi di dollari .
L’analisi, tuttavia, deve essere letta alla luce delle scelte di catalogazione di NPD: in particolare non rientrano nel conto i soldi spesi in formati digitali , tra cui rientrano i giochi scaricabili senza supporto sia per console sia per piattaforme mobile, quelli accessibili via social network, nonché i prestiti e il mercato degli usati.
Tutti questi sono stati raccolti nella categoria “Più Nuovi” e hanno fatto registrare un fatturato ulteriore di 7,24 miliardi do dollari, che significa una crescita del 7 per cento rispetto all’anno scorso.
Il trend, insomma, è semplicemente quello di una crescita dei nuovi formati rispetto a quelli tradizionali . Una tendenza che già negli anni passati era stata fotografata e che solo in parte significa un calo generale per il settore: per questo comparto si parla di un fatturato da 16,3 miliardi di dollari rispetto ai 16,6 miliardi del 2010. Una flessione quasi fisiologica, però, dato che le ultime generazioni delle console di maggior successo hanno almeno 6 anni.
In tutti questi cambiamenti, nel 2011 Microsoft ha mantenuto la fetta maggiore del mercato dei videogame tradizionale, valendo con la sua Xbox per il 40 per cento del settore . In soldoni Redmond ha incassato 6,7 miliardi di dollari, di cui 2,1 miliardi sono stati spesi per le console e 4,6 in giochi.
Claudio Tamburrino