La notizia farà felice chi non si è mai rassegnato a considerare i videogame unicamente come fonte di business e intrattenimento: il Smithsonian American Art Museum di Washington ha realizzato, in occasione della mostra The Art of Video Games , una lista di titoli d’oro destinati a creare un intenso dibattito tra gli appassionati di console e di arte.
I videogiochi possono essere considerati una forma d’arte ? L’interrogativo potrebbe essere risolto con la restrospettiva che, dal 16 marzo al 30 settembre 2012, offrirà al pubblico un percorso tra i blockbuster che hanno segnato la storia dell’universo videoludico : ci saranno Donkey Kong , Super Mario Bros , SimCity , The Legend of Zelda , Metal Gear Solid 2 , Halo 2 e altri titoli meno conosciuti. È stato il pubblico stesso a votare i giochi che saranno riproposti nell’esposizione, assicurandosi, così, di vedere tributato onore al proprio titolo preferito.
The Art of Video Games esplorerà 40 anni di evoluzione di espressione videoludica eletta a forma artistica, con un occhio particolare agli aspetti visuali, all’uso creativo delle nuove tecnologie e agli artisti e designer più influenti del genere. Saranno esposti 80 videogiochi , scelti entro un gruppo di 240 proposte, divisi per periodo storico, genere e piattaforma.
Secondo gli osservatori, l’iniziativa è degna di nota per due ragioni principali: perché rappresenta una ricognizione mainstream dei videogiochi intesi come opere artistiche e per l’intrinseca interattività per mezzo della quale sono stati scelti i titoli. Sebbene, dunque, le scelta delle categorie e delle nomination sia stata abbastanza confusa, non c’è dubbio che si tratti di un attraversamento trasversale dell’industria videoludica presente e passata.
Durante i giorni dell’esposizione, all’interno del museo i visitatori avranno la possibilità di giocare con 5 pezzi da novanta: la versione originale arcade di Pac-Man , Super Mario Bros , The Secret of Monkey Island , Myst e World of Warcraft .
L’iniziativa dello Smithsonian American Art Museum riporta in auge la discussione sulla dignità artistica e culturale dei videogiochi. Un ulteriore passo in vista di tale traguardo è stato compiuto grazie alla National Endowment for the Arts (NEA), un’agenzia federale governativa statunitense, che ha eletto il viodegame a rango artistico .
La NEA , che si occupa di finanziare i progetti artistici sparsi Oltreoceano, ha deciso di allargare i propri criteri di selezione. In particolare, l’evoluzione più significativa riguarda la modifica nella denominazione della categoria conosciuta come The Arts on Radio and Television che, in futuro, si chiamerà The Arts in Media . Ciò significa che, oltre ai film, ai progetti artistici per radio e televisione, saranno presi in considerazione anche i media interattivi e le opere maturate in Rete.
Cristina Sciannamblo