Già annunciato come uno degli eventi più in vista della Game Developers Conference di San Francisco di questa settimana, la famigerata PC Gaming Alliance ha visto finalmente la luce. Il gruppo, un’organizzazione non profit che vuole far crescere esponenzialmente il “profit” del settore videoludico su PC, coinvolge i pezzi da novanta dell’industria informatica che conta da Intel a Microsoft passando per AMD-ATI, NVIDIA, Dell, Acer, Alienware, Gateway e ottiene il supporto di sviluppatori di primo piano del calibro di Activision ed Epic.
Come una ideale Justice League composta dal meglio del meglio del videogaming su personal, la nuova alleanza intende guidare e dirigere la crescita di un mercato dato troppo spesso per spacciato o morente , nonostante aziende come Nvidia siano considerate tra le pioniere di soluzioni tecnologiche d’avanguardia. “Crediamo di poter fare un fronte unito e avere un certo impatto”, ha commentato Randy Stude di Intel, presidente e socio fondatore della PCGA.
Per contrastare l’idea dominante di un mercato in via di dismissione, percezione corroborata da stime di famose agenzie d’indagine forse troppo concentrate sui numeri per carpire la portata delle reali dinamiche di settore, “uno dei nostri obiettivi principali è quello di fornire una voce univoca sul mercato del gaming su PC”, dice ancora Stude.
Se infatti Microsoft , Sony e Nintendo possono parlare con cognizione di causa riguardo l’andamento delle vendite di hardware e software delle rispettive console next-gen , un organismo che possa definire “proprio” il mercato PC non esiste. O almeno non esisteva prima della nascita della “super-lega” PCGA: “definiremo e parleremo del nostro mercato attraverso il gruppo”, dice Stude.
A corroborare l’intenzione di voler fare dannatamente sul serio , appena nata la Gaming Alliance già si mette a dare i numeri: secondo le cifre fornite dal dirigente di Intel, il mercato statunitense dei titoli per PC – esclusi quei fenomeni ancora largamente sfuggenti come il casual gaming – è cresciuto del 12% nel 2007, generando 2,76 miliardi di dollari in ricavi. Nel mondo, il videogaming da mouse+tastiera è cresciuto in un anno del 14%, totalizzando 8,3 miliardi di dollari di guadagni che dovrebbero diventare 9,6 miliardi alla fine dell’anno appena cominciato.
PCGA si fa forte della grossa presenza di macchine da gioco basate su PC nel mondo, con i soli sistemi presenti online stimati nell’ordine di 263 milioni di macchine, cifre ancora irraggiungibili per Xbox 360, PS3 e Wii messi assieme e che dimostrano al di là di ogni possibile dubbio l’esagerazione delle dicerie secondo cui il mercato starebbe “morendo” .
Certo occorre fare di più per affrontare problemi come la pirateria, il cheating e i fenomeni di phishing. Ma occorre soprattutto indicare agli sviluppatori una strada , una possibilità di fare business al di là delle chiacchiere da esercizi di statistica e una base di utenza con relative specifiche hardware a cui le software house possano guardare per indirizzare meglio i propri sforzi creativi.
“Quello che intendiamo fare è dare uno sguardo a ciò che è presente sul mercato e dire agli sviluppatori quello che è a disposizione dei consumatori per far capire loro che tipo di audience esiste” ha dichiarato Kevin Unagast, gran capo dell’iniziativa Games for Windows che rappresenta a tutti gli effetti l’antesignana della super-lega appena costituita però marchiata Microsoft.
Si arriverà dunque a specifiche tecnologiche condivise per risolvere i tanti, troppi problemi di compatibilità tra hardware e software videoludico attualmente esistenti? Un sistema di classificazione standardizzato per non far impazzire utenti e appassionati tra sigle astruse, GPU, porte grafiche e versioni di Shader grafici assortiti?
I dettagli non sono ancora disponibili , e tutto quello che PCGA dovrebbe rappresentare per la piattaforma videoludica che tecnologicamente rimane sempre avanti – nonostante tutto – a qualsiasi PlayStation 3 o Xbox 360, è racchiuso nelle parole di Richy Corpus, che per AMD sentenzia: “Se riusciamo a trasformare l’esperienza videoludica in qualcosa di meglio, sarà più facile per sviluppatori su PC supportare il settore”.
Alfonso Maruccia