Non è un buon momento per i videogiocatori asiatici. Dopo la proposta di rendere illegale il gioco online in determinate ore della giornata avanzata in Corea del Sud , è ora il Vietnam a decretare il blocco dell’accesso ai giochi in Rete nell’arco temporale tra le 10 di sera e le 8 del mattino.
Vietato giocare in tarda serata: una sorta di coprifuoco digitale deciso per diminuire gli effetti collaterali negativi genericamente associati all’uso eccessivo dei videogame, in particolare di quelli su Web.
Entro il 3 marzo, dunque, gli ISP dovranno implementare i meccanismi restrittivi e monitorare il traffico online notturno, segnalando le eventuali infrazioni. “I dipartimenti provinciali dell’informazione e della comunicazione ispezioneranno in tutta la nazione le attività connesse ai giochi online e colpiranno le organizzazioni che violeranno i regolamenti attraverso la sospensione dei loro servizi”, dichiara il viceministro dell’informazione Le Nam Thang.
Da parte loro, i provider rispondono che il blocco procurerà non pochi problemi al mercato dei videogame online e ridurrà l’accesso all’intrattenimento per molti adulti pronti a pagare per godere del servizio Internet. Il divieto rappresenta una stangata per molti individui dal momento che, secondo i dati forniti da Gamespot , 23 milioni di vietnamiti si intrattengono in Rete.
Tale iniziativa segue di pochi giorni il programma lanciato dal Ministero della Cultura cinese per combattere la dipendenza dei minori dai videogame attraverso il controllo genitoriale.
Cosa faranno, dunque, i teenageer e i giovani videogiocatori asiatici durante le ore notturne? C’è da scommettere che più di qualcuno salterà lo steccato e riuscirà a sfuggire al coprifuoco.
Cristina Sciannamblo