Dall’organizzazione parigina Reporters Sans Frontières (RSF) ai responsabili della Asia Internet Coalition , un coro di critiche all’indirizzo delle autorità vietnamite, dal momento che la nuova crociata legislativa del decreto 72 si abbatterà con estrema violenza sulla libera condivisione di opinioni e commenti sulle principali piattaforme del web.
È ora entrato in vigore il testo del decreto che vieta la pubblicazione online di contenuti (anche personali) pericolosi per la stabilità e la sicurezza nazionale, in contrasto con i principi politici della repubblica socialista. Su blog e social network, gli utenti vietnamiti potranno condividere solo ed esclusivamente informazioni personali .
In particolare , tutte le aziende estere operative in Vietnam saranno obbligate a mantenere i propri server all’interno del paese asiatico . In rappresentanza degli interessi di aziende high-tech come Google e Facebook, la Asia Internet Coalition ha sottolineato come la nuova legge locale porti inevitabilmente ad un calo nell’innovazione, scoraggiando l’iniziativa imprenditoriale basata su Internet.
All’ottavo posto nella classifica dei nemici di Internet stilata da RSF, il Vietnam ha effettuato un autentico giro di vite su quasi 50 blogger attualmente detenuti per aver pubblicato online contenuti sgraditi al governo di Hanoi . Le stesse autorità locali hanno respinto ogni accusa di censura digitale: il testo del decreto 72 servirebbe soltanto all’eliminazione di contenuti illeciti.
Mauro Vecchio