Vine, il geo social network secondo Microsoft

Vine, il geo social network secondo Microsoft

Un tocco di Facebook, una spruzzata di Twitter e una ciliegina di GPS. Un perfetto mix di informazione e intrattenimento, con una strizzata d'occhio al senso di community che avvicina i netizen anche e soprattutto nel momento del bisogno
Un tocco di Facebook, una spruzzata di Twitter e una ciliegina di GPS. Un perfetto mix di informazione e intrattenimento, con una strizzata d'occhio al senso di community che avvicina i netizen anche e soprattutto nel momento del bisogno

Visto da molti come la più ovvia risposta di Microsoft al sempre più crescente successo di social media come Facebook e Twitter, il nuovo progetto comunitario di Microsoft, chiamato Vine , è stato rilasciato in beta version per alcuni utenti nell’area di Seattle. Il concetto alla base di Vine, nato come tool funzionale in seguito al devastante uragano Katrina, è un variegato mix che rende l’applicazione un po’ social network e un po’ aggregatore di notizie, senza mancare di un giusto tocco di geolocalizzazione.

Il servizio, che verrà reso disponibile entro maggio ad ulteriori 10mila beta tester, consiste in un’applicazione software (disponibile al momento solo su PC con sistema operativo XP dotato di SP2 o Vista, nonché di Framework.NET 3.5 SP1) avrà un peso di circa 100MB e, una volta installato, consentirà agli utenti di creare vere e proprie piccole community con cui tenersi in contatto anche quando le infrastrutture delle TLC tradizionali sono fuori uso. In tal senso, si vocifera di un suo possibile utilizzo anche in modalità offline, al prezzo di un prevedibile ridimensionamento delle feature a disposizione.

“Microsoft Vine connette l’utente alle persone e ai luoghi che più gli stanno a cuore quando più ne ha bisogno” si legge sul foglio di presentazione del servizio. “Con Vine è possibile tenersi in contatto con parenti e amici, avendo l’opportunità di essere informati se e quando uno di loro avrà bisogno di aiuto”. In questo senso Vine si candida a fare quello che gli utenti di Twitter fanno già da tempo: diffondere notizie ed aggiornamenti, link utili, numeri d’emergenza e quant’altro possa essere utile, così come avviene in queste ore per via della misteriosa pandemia che tanto sembra terrorizzare l’opinione pubblica.

Come ricordato, il servizio è stato pensato per essere un valido aiuto durante le situazioni di emergenza: per questo motivo è accessibile anche via SMS ed email e, cosa più importante, raccoglie in maniera automatica i bulletin diramati da enti ufficiali come lo United States National Oceanic and Atmospheric Administration ( NOAA ), così come gli aggiornamenti aggregati da oltre 20mila testate giornalistiche locali.

Il sistema è fortemente basato sulla geolocalizzazione, settabile di default tramite l’immissione manuale della propria posizione sulla mappa che rappresenterà il campo d’azione delle proprie attività o, ove consentito in materia di dotazione hardware, sfruttando periferiche GPS. In tal senso Vine sembra riprendere le funzionalità di servizi come Latitude o Fire Eagle . Gli aggiornamenti possono essere inviati ai vari gruppi di utenti con cui ci si tiene in contatto, specificando anche il livello di importanza della comunicazione da effettuare.

Va comunque detto che, nonostante ciò, il servizio è pensato anche e soprattutto per essere utilizzato nel più spensierato dei modi: per questo motivo è stato aggiunto sin dalla prima versione disponibile pieno supporto a Facebook, mentre in futuro verranno integrati altri social servizi come Twitter . In tal senso, Vine può essere inteso come un vero e proprio mix di quanto di meglio ha da offrire al momento il panorama attuale del socialn etworking. Proprio l’aggiunta del supporto di Twitter, il più simile per caratteristiche a quanto proposto da Redmond, potrebbe trasformarsi nella chiave del successo di Vine, dal momento che molti utenti del sito di microblogging potrebbero sceglierlo come client desktop potenziato, in alternativa ai vari Twhirl , TwitDeck e via dicendo.

Per il futuro Microsoft ha previsto alcuni aggiornamenti al sistema che, con molta probabilità, renderanno l’applicazione disponibile anche per OS Linux e Mac. Inoltre, pare quantomai scontata una futura release di una versione mobile del software, compatibile con i maggiori OS presenti sul mercato ed in grado di sfruttare a pieno le nuove capacità garantite dai sempre più performanti smartphone.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
30 apr 2009
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