È noto che i modelli di intelligenza artificiale generativa sono addestrati con dati pubblici, alcuni dei quali coperti dal diritto d’autore. Microsoft ha annunciato che si assumerà la responsabilità legale, se i clienti commerciali verranno denunciati per la violazione del copyright, in seguito all’uso dei servizi Copilot.
Microsoft paga danni e spese legali
Grazie all’accordo sottoscritto con OpenAI, Microsoft ha sviluppato versioni personalizzate dei modelli GPT dell’azienda californiana che i clienti commerciali possono trovare in Windows 365 Copilot e altri servizi (gli utenti consumer potranno usare Windows Copilot in Windows 11 23H2).
Microsoft spiega che alcuni clienti temono di essere denunciati se usano gli output dell’intelligenza artificiale generativa. L’azienda di Redmond comprende le preoccupazioni dei detentori dei diritti d’autore, quindi ha implementato diversi filtri per evitare la generazione di contenuti che violano il copyright (sia Microsoft che OpenAI hanno già ricevuto denunce).
Dato che i clienti commerciali pagheranno un abbonamento per usare Windows 365 Copilot e Bing Chat Enterprise, Microsoft si assumerà tutta la responsabilità legale. L’iniziativa denominata Copilot Copyright Commitment, valida anche per GitHub Copilot, prevede che, in caso di denuncia per violazione del copyright, l’azienda di Redmond pagherà la difesa del cliente e le spese di eventuali giudizi negativi o transazioni risultanti dalla causa, a condizione che il cliente abbia utilizzato i filtri dei contenuti integrati nei prodotti.
Se il cliente non attiva i filtri o utilizza input coperto dal diritto d’autore, Microsoft non pagherà nulla. Nessuna difesa legale invece è prevista per gli utenti consumer, in quanto l’uso dei chatbot (Bing Chat e Windows Copilot) è gratuito.