“Il 2008 sarà l’anno dello Spazio”: parole di Sir Richard Branson, imprenditore di peso e operatore turistico spaziale che ha presentato a New York i progressi realizzati dal team di Virgin Galactic . Lo spazioplano suborbitale è quasi ultimato: nei prossimi mesi sarà testato sul campo, prima di iniziare a smaltire le lunghe liste di viaggiatori prenotati.
Sarà WhiteKnightTwo a portare a 15 chilometri dal suolo il velivolo spaziale: due fusoliere, apertura alare di oltre 40 metri, quattro motori e l’alloggiamento per il velivolo in cui saranno ospitati i turisti spaziali.
Gli astronauti, previo addestramento presso il NASTAR Center , verranno ospitati nelle cabine di SpaceShipTwo, evoluzione del precedente velivolo prodotto da Scaled Composites : 45 centimetri di diametro per gli ampi oblò dai quali sbirciare, posizionati nelle accoglienti cabine in cui i passeggeri averanno ampia libertà di movimento . Il motore ibrido di SpaceShipTwo li spingerà fino a cento chilometri dalla Terra per due ore e mezza circa di volo nello spazio e cinque minuti in assenza di gravità. Viaggi che potranno essere compiuti fino a due volte al giorno.
Il sistema di viaggi nello spazio organizzati da Virgin sarà centinaia di volte più sicuro rispetto ai voli nello spazio non commerciali: lo ha assicurato Burt Rutan, presidente di Scaled Composites. Nemmeno la fase di rientro sulla Terra sarà da temere: il velivolo è progettato per bucare l’atmosfera con qualsiasi angolazione.
La frotta di danarosi astronauti della domenica sta scalpitando: nonostante il prezzo di un viaggio all inclusive sia di 200mila dollari , sono più di duecento le prenotazioni pervenute e le liste d’attesa contano già 85mila iscritti.
WhiteKnight è completo al 70%, mentre la costruzione di SpaceShipTwo è al 60%. I primi test potranno svolgersi già nel corso di quest’anno, mentre il viaggio spaziale potrebbe avvenire nel 2009: “Non vogliamo fare promesse che sappiamo di non poter mantenere con certezza – ha spiegato il presidente di Virgin Galactic Will Whitehorn – non ci sono competitor, siamo in gara solo per garantire la massima sicurezza”.
Gaia Bottà