Virgin Galactic e ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) hanno sottoscritto un accordo di cooperazione per l’avvio di uno studio di fattibilità che definirà le condizioni necessarie allo svolgimento dei voli suborbitali commerciali dallo spazioporto di Grottaglie (Taranto). L’azienda di Richard Branson utilizza attualmente lo spazioporto in New Mexico.
Italia nella space economy
La firma è avvenuta nell’ambasciata d’Italia a Washington nel fine settimana durante la Giornata Nazionale dello Spazio. L’accordo prevede la valutazione dei requisiti tecnici necessari per le operazioni di volo spaziale suborbitale presso lo spazioporto di Grottaglie, la capacità dell’area circostante di supportare clienti privati e di ricerca, e la compatibilità delle normative suborbitali italiane con quelle degli Stati Uniti, dove ha sede Virgin Galactic.
In dettaglio, la prima fase dello studio (completamento previsto entro il 2025) esaminerà la compatibilità dello spazio aereo di Grottaglie con i requisiti e il profilo di volo di Virgin Galactic. Ciò includerà l’esame di eventuali requisiti normativi, l’analisi delle infrastrutture e la capacità della catena di fornitura di supportare voli spaziali ripetuti.
Se questi criteri verranno soddisfatti si passerà alla seconda fase che esaminerà i requisiti della forza lavoro regionale nonché la potenziale ricaduta economica per l’Italia e la Puglia generato dai voli spaziali suborbitali. L’aeroporto di Grottaglie è stato designato spazioporto commerciale nel 2018 (primo in Europa). Regione Puglia e governo italiano hanno stanziato 70 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla piena operatività.
Tre italiani hanno partecipato alla missione Galactic 01 del 29 giugno 2023. Virgin Galactic ha successivamente completato altre sei missioni. La più recente è Galactic 07 dell’8 giugno 2024, l’ultima effettuata con lo spazioplano SpaceShipTwo di classe Unity. I voli riprenderanno nel 2026 con il nuovo spazioplano di classe Delta.