New York (USA) – I dati personali hanno un valore sempre più importante per il mondo business e sorprende quindi solo fino ad un certo punto la decisione della Virgin Entertainment di offrire 10mila device per la connettività internet ad altrettanti clienti-utenti disponibili a cedere i propri dati. Chi vorrà i piccoli apparecchi, insomma, dovrà essere disponibile a diventare non solo un dato statistico ma anche un ricettore di pubblicità personalizzata. Ma attenzione, l’inevitabile trucchetto non manca.
Da quanto si apprende, Virgin non si limiterà a chiedere i dati famigliari dei soggetti interessati, ma anche le loro abitudini, i loro gusti, le modalità di scelta dei loro acquisti. Ma stando a Virgin, l’operazione non sta tanto nell’acquisizione delle radiografie di 10mila persone quanto nel rafforzamento del brand, nella creazione di una più forte identità online e di un nuovo canale di vendita. Per ottenere tutto questo, Virgin affida il device di connessione gratuitamente per il primo anno e per 50 dollari l’anno dal secondo in poi. Con quel device, gli utenti si collegano ad un portalone privato della Virgin dove possono fruire di una serie di servizi, email compresa, naturalmente immersi nella pubblicità.