Qualche giorno fa la Virgin Orbit, impresa dedicata al lancio di satelliti, ha completato la sua terza missione lanciando nello spazio altri 7 satelliti: questi, facenti parte del programma Above the Clouds, fanno parte della terza ondata di sei totali per posizionare satelliti con obiettivi commerciali, governativi, internazionali e di sicurezza nazionale.
Il lancio è avvenuto attraverso un Jumbo, guidato dal pilota Matthew “Stanny” Stannard: partito dalla base Air & Space di Mojave in California, ha raggiunto i 35.000 piedi di altitudine prima di lasciare il booster che, partito da quel momento, ha raggiunto la quota di orbita (500 km di altitudine) così da poter poi lanciare i 7 nuovi satelliti.
I satelliti della Virgin Orbit serviranno anche per esperimenti di comunicazione spaziale
Il metodo di lancio usato dalla Virgin Orbit è di certo più pratico in termini di strutture a terra: non servono infatti chissà che costruzioni in aeroporto e il vettore non deve fare manovre troppo complesse, riducendo il rischio di errore.
Ovviamente i carichi che Cosmic Girl e LauncherOne, rispettivamente Jumbo e Booster, possono portare sono inferiori a quelli gestiti da eventuali lanci con razzo, ma essendo meno dispendiosi convengono all’azienda. L’amministratore delegato di Virgin Orbit, Dan Hart, ha affermato:
Alcuni dei nostri clienti iniziano a ricevere i segnali dall’orbita dei loro satelliti, e questo per noi è un successo. Abbiamo raggiunto dalla West Coast un’orbita mai raggiunta, ed è fantastico aver avuto a bordo clienti abituali e nuovi ultimi arrivati.
Il presidente Mark Baird, ex ufficiale in pensione della US Air Force, ha detto:
Tutto quello che abbiamo concluso oggi conferma la possibilità dei lanci spaziali, un qualcosa di importanza vitale per la sicurezza nazionale. Il fatto di utilizzare sistemi pratici ci da la possibilità di lanciare in qualsiasi posto e in qualunque momento, aprendoci così a qualsiasi cliente diventando il loro miglior partner.