VirtualBox virtualizza a 64 bit

VirtualBox virtualizza a 64 bit

La nuova major release che promette ancora più performance, pieno supporto agli OS guest a 64 bit e la capacità di gestire i dischi VHD di Virtual PC
La nuova major release che promette ancora più performance, pieno supporto agli OS guest a 64 bit e la capacità di gestire i dischi VHD di Virtual PC

Sono trascorsi circa sei mesi da quando Sun ha fagocitato la piccola società tedesca innotek e, con essa, il suo celebre software di virtualizzazione open source, VirtualBox. In questo arco di tempo l’azienda ha portato avanti il lavoro di sviluppo di innotek, ed il risultato è il rilascio di una nuova major release di VirtualBox, la 2.0.

La due più importanti novità di questa release sono il supporto ai sistemi operativi guest a 64 bit, ed in particolare Windows Vista e Red Hat Enterprise Linux, e quello ai dischi virtuali VHD, un formato utilizzato da MS Virtual Server, MS Virtual PC e dal programma di backup integrato in Windows Vista. In aggiunta a ciò, VirtualBox 2.0 introduce una nuova interfaccia per la gestione dei desktop Mac virtuali, migliora le performance relative a networking e accesso ai dischi SATA, e porta con sé diverse ottimizzazioni dedicate alle CPU AMD.

VirtualBox, il cui codice è disponibile sotto licenza GPL2, nella sua forma binaria può essere utilizzato gratuitamente per scopo personale. Per tutti gli altri utilizzi, Sun fornisce una licenza annuale dal costo base di 30 dollari che include supporto tecnico 24/7. Versioni pre-compilate del programma sono disponibili qui per Windows, Mac OS X, Linux, Solaris e OpenSolaris.

Sun considera VirtualBox un perfetto complemento alla sua giovane soluzione di virtualizzazione xVM , lanciata lo scorso anno. Mentre quest’ultima si rivolge al settore enterprise, ed in modo particolare ai datacenter, l’applicazione di innotek è stata progettata per girare su notebook, desktop e piccoli server: ciò ne fa un rivale più o meno diretto di prodotti come VMware Workstation e Virtual PC.

A partire dalla release 1.5.0, VirtualBox implementa una funzionalità chiamata seamless windows che, similmente alla Coherence di Parallels o alla Unity di VMware, permette di far girare le applicazioni Windows fianco a fianco con quelle Linux. Tra le altre caratteristiche salienti di VirtualBox c’è la virtualizzazione delle porte seriali e la possibilità di effettuare il boot dei guest da remoto attraverso la specifica PXE 2.1 di Intel.

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Pubblicato il
8 set 2008
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