Web – La decisione del parlamento della Pennsylvania e del suo Governatore di far passare una legge specifica contro i virus informatici non è passata inosservata. La diffusione dei codici software distruttivi e la realizzazione di alcune azioni di cracking diventano crimini che possono essere puniti con sette anni di reclusione e 15mila dollari di multa.
La legge, firmata dal governatore Tom Ridge, era stata pensata all’epoca della diffusione del celeberrimo virus Melissa, il primo a diffondersi sulla rete in proporzioni tali da creare danni anche piuttosto seri ai network soprattutto aziendali.
Il nuovo testo normativo, che entrerà in vigore alla fine di luglio, prevede le stesse pene anche per chi abbia realizzato operazioni di cracking, come un attacco Denial of Service ad un server web. Questo genere di attacchi cyber, come si ricorderà, fecero molto rumore lo scorso febbraio quando riuscirono a buttare giù Yahoo , Amazon ed altri importanti siti.
Pene minori, fino a cinque anni di reclusione, sono previste per chi diffonde password o altre informazioni riservate per l’accesso a sistemi classificati. In tutti i casi, oltre a pagare una multa di 10mila dollari, il colpevole dovrà rifondere i danni provocati, compresi eventuali mancati profitti.