Roma – LoveLetter, il virus più celebre dell’anno, è ancora in circolazione, anche se sotto forma di un virus mutante. A cinque mesi dall’ epidemia che ha colpito numerosissimi utenti ed aziende, continuano a spuntare nuove forme del virus. L’ultima appare piuttosto pericolosa.
Secondo i laboratori di McAfee, la versione che va diffondendosi ora è nata un mese fa e ha le stesse capacità del virus originale, ovvero cancellare in ambito Windows certi file, come jpg e gif, e diffondersi come attachment di messaggi di posta elettronica auto-inviati a tutti gli indirizzi email contenuti nella rubrica di Outlook delle sue “vittime”. Tutti gli address vengono infilati nel “to:” dei messaggi spediti, divenendo così visibili a chiunque riceva quel messaggio.
Il subject dell’email infetta con cui circola il mutante recita: “US PRESIDENT AND FBI SECRETS”. In alternativa anche: “PLEASE VISIT HTTP://WWW.2600.COM”. E oltre a citare 2600.com, celebre sito dedicato all’hacking, il corpo del messaggio invita l’utente ad aprire l’attachment con la frase: “VERY JOKE..! SEE PRESIDENT AND FBI TOP SECRET PICTURES..”
Va detto che questa è la 44esima variante di LoveLetter a farsi viva anche se, secondo gli esperti, rispetto alle altre questa appare più veloce nel diffondersi. Minimizzano, comunque, quelli di McAfee: “LoveLetter non se ne è andato, e torna quà e là di quando in quando. Ma non credo che assisteremo ad una diffusione su larga scala. Potrebbe giusto danneggiare i sistemi email di qualche grande corporation”.
E mentre vengono diffuse le semplici istruzioni per rimuovere l’ennesimo virus, torna a far parlare di sé Onel de Guzman, il filippino che si ritiene sia l’autore di LoveLetter.
De Guzman di recente ha ammesso di scrivere virus ma di non sapere se quel virus lo ha scritto lui (“può essere di qualcun altro, o può essere che il codice mi sia stato rubato”). Una mezza-confessione dovuta al fatto che se fosse una confessione completa le nuove leggi sulla diffusione di virus informatici approvate in tutta fretta nelle Filippine potrebbero metterlo nei guai.
Onel de Guzman sembra intenzionato a sfruttare la propria celebrità, ottenuta proprio grazie al coinvolgimento nel caso LoveLetter, per tentare di scalare una posizione importante in qualche casa di produzione software. Secondo il NYTimes, “de Guzman cerca di farsi passare come genio dell’informatica in grado di trasformare un PC in un giocattolino rotto in pochi secondi”. Pare tenerci così tanto alla notorietà, de Guzman, da aver dichiarato che “ci sono così tanti geni informatici in circolazione. Ma credo di essere diventato parte della storia delle Filippine. Questo non può essere cancellato”.
L’autore di LoveLetter, che apertamente parla delle sue attività di cracking (“perché col cracking sai quali sono gli effetti delle tue azioni”), sostiene che la diffusione del virus è stata causata da sistemi, come Outlook di Microsoft, non sufficientemente sicuri. “Per programmatori come me – ha detto il filippino – non c’è nulla di sbagliato: io sono l’utente, io compro il prodotto. Se lo uso male o in un modo improprio è mia la colpa? Io l’ho comprato quel prodotto”.