Una nuova alleanza nel nome del copyright, che potrebbe trasformare le grandi società di credito da meri canali di pagamento a veri e propri poliziotti del web . A dettare la strategia di battaglia sono stati i vertici della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI), coordinatisi con le forze di polizia londinesi e soggetti privati del calibro di Visa e Mastercard.
A muoversi saranno in particolare i vertici dell’ Economic Crime Directorate (ECD), attivi in terra britannica nella lotta alle più svariate attività fraudolente. I rappresentanti di IFPI provvederanno in sostanza ad una massiva segnalazione di tutti quei siti web legati alla distribuzione illecita di brani in formato mp3 . Una lista di 24 piattaforme che opererebbero in violazione del copyright è stata già consegnata alla polizia di Londra.
Dita sono state puntate da IFPI, in particolare verso quei servizi di distribuzione musicale operanti in Russia e Ucraina. Come ad esempio il sito MP3Fiesta , che assicura ai suoi utenti transazioni sicure e garantite grazie ai canali forniti da colossi statunitensi come Visa e Mastercard. I vertici dell’ECD chiederanno ora a questi servizi di dimostrare di aver acquisito le regolari licenze per la distribuzione online dei brani .
Pena la chiusura dei canali di pagamento offerti dalle grandi società di credito , che potrebbero così tagliare tutti i ponti tra gli utenti e siti come MP3Fiesta o AllofMP3 . Una strategia già sbandierata dai legittimi detentori dei diritti nel caso di cyberlocker come Megaupload, finiti nel mirino della Recording Industry Association of America (RIAA) pur rimanendo dei servizi legali.
“Per l’industria del disco si tratta di una misura estremamente positiva – ha spiegato il CEO di IFPI Frances Moore – I più grandi sistemi di pagamento si stanno muovendo affinché i propri servizi non vengano sfruttati da quei siti illegali che violano i diritti di artisti, compositori e produttori di musica”.
Lo stesso Moore ha poi sottolineato come le strategie globali di lotta alla pirateria possano beneficiare dell’intervento diretto da parte degli intermediari . Visa e Mastercard si trasformerebbero appunto da canali di pagamento neutrali a guardiani del diritto d’autore, pronti a chiudere le proprie porte a siti fraudolenti come quelli legati alla distribuzione senza licenza di canzoni.
“Mastercard è lieta di supportare IFPI e le forze di polizia nella prevenzione della distribuzione illecita di musica – ha spiegato Eileen Simon, Chief Franchise Development Officer di Mastercard Worldwide – Una coalizione come questa ci permetterà di evitare che i nostri canali vengano sfruttati per transazioni illecite. Proteggeremo gli artisti e i legittimi detentori dei diritti”.
Mauro Vecchio